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Economia

Vino, il Parlamento europeo toglie i riferimenti al cancro dalle etichette. Esulta Coldiretti

Il presidente Agabiti: "Una buona notizia anche per il comparto vitivinicolo regionale"

Niente riferimenti al cancro sulle etichette del vino. "Il Parlamento Europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino". Coldiretti Umbria esulta e sottolinea "il lavoro di squadra dei parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato".

In altre parole "Come richiesto da Coldiretti e Filiera Italia, è stato respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del “Cancer plan” proposto dalla Commissione Europea".

"Il giusto impegno dell’Unione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi - sottolinea Coldiretti - in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. L’equilibrio nutrizionale - precisa Coldiretti - va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto. Si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di vino ai pasti".

L'assenza dell'etichetta 'anti cancro' è "una buona notizia - sottolinea Albano Agabiti, Presidente Coldiretti Umbria - anche per il comparto vitivinicolo regionale, che con circa 13mila ettari di superficie vitata e 21 denominazioni tra Dop e Igp, riesce ad esprimere al meglio, anche all’estero, la qualità del made in Umbria agroalimentare; un punto di forza che svolge un ruolo “traino” per l’intera economia locale e che non ha bisogno di demonizzazioni, allarmi  e misure dannose, al pari di quello impegnato nella filiera della birra. Ora occorre continuare a mantenere la guardia alta per una corretta informazione, in difesa della qualità".

"Il nostro impegno in questi anni - commenta Giampaolo Tabarrini, socio Coldiretti e Presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco - è stato indirizzato sempre di più verso una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, alla qualità e al rapporto con i consumatori, “educando” ad un consumo responsabile. Noi associamo al vino, la tutela, la valorizzazione e il racconto del nostro territorio, ma anche il gusto per la vita e lo stare bene insieme e in salute, tutti concetti che si rischiava erroneamente di stravolgere e penalizzare".

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