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Terremoto, turismo in ginocchio: l'Umbria punta sui motociclisti, ecco l'idea

Il terremoto - e la cattiva informazione - hanno messo in ginocchio il turismo dell'Umbria. Gli appelli non bastano e i numeri del crollo sono impietosi. Serve correre ai ripari. E molto, molto in fretta

"L'idea ci era stata anticipata nel recente incontro dei 12 Comuni capofila Iat - aggiunge Daniela Settimi, coordinatrice della Consulta Turismo dell'Anci - e ne abbiamo subito apprezzato l'originalità. Ogni Comune, infatti, potrà arricchire l'invito base, che verrà promosso su tutto il territorio nazionale, con proposte e iniziative ad hoc, mirate alla promozione delle proprie eccellenze culturali ed enogastronomiche, coinvolgendo tutti gli attori locali interessati a rilanciare la filiera del turismo. Si tratta di una iniziativa interessante, capace di coinvolgere l'intero territorio regionale". 

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E ancora, perché le adesioni al progetto si sommano una via l'altra: "Confcommercio Umbria - dichiara il presidente, Giorgio Mencaroni - non può che appoggiare e sostenere questo progetto, perché rappresenta un segnale concreto della volontà di reagire, facendo leva su una progettualità di immediata applicabilità da parte di tutti i soggetti, compresi gli operatori privati che sono colpiti dalla crisi in corso. Gli albergatori, in particolare, potranno creare pacchetti ad hoc, mentre le imprese del comparto agroalimentare potranno favorire occasioni di conoscenza, da unire alle bellezze architettoniche e paesaggistiche del Cuore Verde d'Italia". 

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