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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Super bonus 110, le pratiche approvate aumentano, l'edilizia cresce e assume. Ma la proroga "vincolata" rischia di far saltare tutti i benefici

L'allarme di Cna dell'Umbria dopo le anticipazioni di stampa sulla proroga. "Si rischia una tragica beffa per migliaia di imprese e cittadini"

Una buona notizia e una cattiva per le famiglie e imprese che si sono affidate all'opportunità del superbonus ricostruzione e riqualificazione immobili. La buona è che secondo Cna negli ultimi mesi c'è stato un deciso balzo in avanti per le pratiche approvate dopo diverse difficoltà: 819 al 30 settembre scorso, rispetto alle appena 230 di maggio. La cattiva è che l'ipotesi di una proroga a tutto ol 2023 - per recuperare il tempo perso sia per colpo della pandemia che della burocrazia e dello smart working che ha rallentato gli uffici - potrebbe riguardare solo i condomini, lasciando fuori le abitazioni singole o plurifamiliari.

“Siamo contenti di sapere che il governo stia pensando di prorogare il Superbonus a tutto il 2023, ma le voci che ne ipotizzano una limitazione ai soli condomini sono inaccettabili e rischiano di tradursi in una tragica beffa per migliaia di imprese e cittadini" ha detto Emanuele Bertini, neo presidente di Cna Costruzioni Umbria "Degli interventi approvati ben il 50% circa riguarda edifici unifamiliari e un altro 35% le case plurifamiliari funzionalmente indipendenti. I condomini veri e propri - conclude - rappresentano appena il 15% del totale delle pratiche presentate. Ecco perché le anticipazioni sulla legge di bilancio riportate dalla stampa che parlano di un Superbonus prorogato fino al 2023 ma limitato ai soli condomini e alle case popolari ci vedono del tutto contrari. Se confermate si tradurrebbero in una bufala rifilata a migliaia di imprese, professionisti e cittadini".

Non ci sono i tempi tecnici per migliaia di pratica ancora in fase di preparazione nei tempi previsti, da qui la richiesta di proroga che però, secondo, il Cna deve riguardare tutte le categorie di immobili. Inoltre una proroga con i soli condomini penalizzerebbe un settore, quello dell'edilizia, che dopo una crisi infinita da vivendo un momento d'oro per crescita di aziende e assuzioni. “Tra il 2019 e il 2021 - ha dichiarato il responsabile regionale di CNA Costruzioni, Pasquale Trottolini – il numero delle imprese delle costruzioni è arrivato a 10.859, con un incremento dell’1%, ma quello degli occupati della filiera è aumentato di oltre il 7%, portando il totale a 22.672 addetti. Una eventuale limitazione della proroga ai soli condomini significherebbe annullare la ripresa del settore delle costruzioni, mandare in fumo tanti posti di lavoro, non tenere conto delle aspettative di tantissimi cittadini che in questi mesi stanno decidendo di riqualificare i propri immobili e, soprattutto, bruciare migliaia di lavori già avviati".

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