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Economia

Sciopero dei benzinai: 48 ore di serrata in città che sulle autostrade del Paese

La decisione è stata presa dalle associazioni di categoria per protestare contro i prezzi del carburante e la concorrenza sleale dei distributori di appoggio alla grande distribuzione. Ecco gli orari per fare gli ultimi rifornimenti utili...

Per due giorni senza benzina o per lo meno sarà difficile veramente riuscire a trovare un distributore aperto o con il selfservice attivo. La protesta avrà inizio dalle 19.30 di stasera, martedì 17 giugno, e non sarà possibile fare rifornimento fino alle ore 7 del 19 giugno. Una serrata sia tutta la rete ordinaria che a partire dalle 22 anche sulle autostrade italiane. 

Il 18 giugno è prevista anche una manifestazione nazionale dei gestori in piazza Montecitorio a Roma proprio nel giorno in cui si riuniscono i petrolieri per l'annuale assemblea dell'Unione petrolifera. La protesta, che riguarda i gestori aderenti alle tre principali sigle, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, in realtà è già iniziata il 14 giugno, con lo stop dei fai da te. E avrà anche una coda: dalla mezzanotte del 21 giugno alla stessa ora del 28 non sarà accettato alcun mezzo di pagamento elettronico e saranno sospese tutte le campagne promozionali di marchio su tutta la rete ordinaria. 

La protesta è contro i prezzi. "Non ci fermeremo finché il Governo ed il Parlamento non metteranno rimedio alla clamorosa ingiustizia della discriminazione dei prezzi" dei carburanti, "imposta dalle compagnie petrolifere ai gestori ed ai consumatori": ha affermato il presidente di Figisc-Confcommercio (gestori di impianti di distribuzione carburanti) Maurizio Micheli, che definisce una "sacrosanta battaglia" per i gestori. 

La categoria, continua Micheli, "è ormai ridotta allo stremo: migliaia di gestori sono già falliti o stanno abbandonando gli impianti, con un ulteriore duro colpo ai livelli occupazionali. La causa di tutto questo è la persistente condotta commerciale delle compagnie, che vendono ai gestori, in forza del vincolo di esclusiva da cui sono legati, i carburanti a prezzi che sono 16/22 cent al litro più elevati di quelli dalle medesime praticati alle pompe bianche ed alla grande distribuzione. Un disegno cinico di annientamento economico delle decine di migliaia di imprese di gestione". 

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