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Aeroporto, la Regione ci crede e spinge sulla svolta. Tesei: "E' strategico per rilanciare l'Umbria"

La presidente spiega in aula la ricapitalizzazione e il possibile ingresso di nuovi soci. Obiettivo: 500mila transiti che valgono tanti milioni di euro in più di Pil

Il nuovo inizio dell'Umbria, post pandemia, passa anche per il tanto discusso rilancio dell'aeroporto che per troppi anni non ha trovato né la giusta formula né una governance al passo con i tempi e competitiva rispetto agli altri scali del Paese. Non dimentichiamoci voli annunciati e mai partiti, progetti di super-scuole di volo mai decollati. Mentre i competitor volavano ad altra quota, rispetto alla nostra. L'aeroporto è fondamentale non tanto per un vezzo politico della nuova amministrazione regionale di centrodestra, ma perchè lo dicono gli analisi, gli esperti di economia.

E la presidente Donatella Tesei lo ha ribadito con chiarezza in consiglio regionale rispondendo ad una interrogazione della vicepresidente delle stessa Assemblea Paola Fioroni (Lega) "per conoscere la strategia della Regione nel rilancio dell'aeroporto e le prospettive alla luce anche della mancata ricapitalizzazione di alcuni soci della Sase". Arrivare a 500mila passeggeri - si spera in prevalenza in entrata, quindi turisti da tutto il mondo - vuol dire portare nelle casse degli umbri, sottoforma di Pil, qualcosa come 200milioni in più. Il che vuol dire nuovi posti di lavoro e nuova capacità di spesa in altri settori.

"Fin dal mio insediamento - ha detto la Presidente Tesei - ho lavorato molto per il rilancio dell'aeroporto, un acceleratore della ripresa della regione e che da solo può saturare una capacità turistica di 500 mila unità e fornire collegamenti stabili con mercati europei e mondiali. Prima del nostro arrivo era in difficoltà di immagine, con immaginifiche scuole di volo, con partite pregresse da chiudere e con una compagine sociale sfilacciata. Il Covid poteva porre la parola fine ma grazie all'operazione della Regione abbiamo ricapitalizzato e ora guardiamo al futuro, con una operazione di salvataggio che ha messo d'accordo tutta la comunità".

Alcuni soci non hanno ricapitalizzato, altri dovranno farlo e altri investitori sono in trattativa per entrare. C'è tempo fino al 30 ottobre per mettere altre risorse importanti confermando così il proprio ruolo in società, la Sase. Ma occhio che la Regione, come detto dalla Tesei, è pronta ad acquisire anche il 100 per cento delle quote per poi aprire una partita nuova vendendo alcuni pacchetti azionari a nuovi soci.  I dati dei passeggieri nel 2021, secondo le stime, sono da considerare confortanti.

"C'è stata una ripresa estiva notevolissima e per questo pensiamo di concludere con 100 mila passeggeri, numero straordinario considerati i tempi": ha ribadito in aula la Presidente "Abbiamo inoltre constatato che chi vola su Perugia resta poi in Umbria con numeri importanti anche per i giorni, in aumento, di permanenza dei turisti. Ribadisco che questo progetto di rilancio dello scalo umbro strategico per il futuro della regione, deve essere condiviso da tutti".

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