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Umbria, in 5 mesi reddito di cittadinanza a 27mila persone: esulta il 5Stelle, ma in quanti ritrovano o rifiutano un lavoro? Confermarlo o cassarlo?

Tiziana Ciprini: "Aiutate tante persone che sarebbero rimaste senza entrate, in totale povertà"

Dall'inizio di questo anno fino a maggio. 12.637 nuclei familiari umbri o residenti in Umbria hanno percepito il reddito di cittadinanza. In totale stiamo parlando 27mila persone per un importo medio (modello pensione sociale) 536 euro. Ora questo dato si può commentare in tanto modi: il primo, sul modello dell'onorevole grillino Tiziana Ciprini: "La presenza del Reddito di Cittadinanza, a cui si è aggiunto il Reddito di Emergenza, hanno evitato che tante persone si trovassero in poverà totale, senza reddito". Il secondo commento che si può fare: "Qualcosa non quadra. Fine 2021 e inizio 2022, tuti i dati indicano, una volontà di assumere molto alta rispetto al passato, seppur con contratti da precari. Quanti di questi sono stati assunti o inviati verso una occupazione, anche a tempo? E' competitivo un part-time di 700 euro contro un assegno di 536 euro? Quante rinunce ai lavori proposti? I dati non ci sono da tempo e non arrivano. I navigator che dovevano indirizzare le persone con il reddito di cittadinanza che risultati hanno ottenuto. L'unica certezza che in Umbria non sono stati confermati a livello regionale".

Terza chiave di lettura: bene il reddito di cittadinanza ma solo per cittadini, senza lavoro, dai 50 anni in sù. Di quelle 27mila persone assistite in Umbria ci sono anche molti 20-30enni. Una fascia d'eta che può essere ricollocata o formato anche se il mercato volutamente precarizzato di certo non aiuta e non rispetta la dignità delle persone". Confermarlo? Modificarlo? O Cancellarlo, come vorrebbero in molti nel centrodestra? Non si può ignorare il fatto che c'è una fascia di popolazione in povertà e che sono difficili da ricollocare sul mercato del lavoro. Per l'esponente dei 5Stelle Tiziana Ciprini non ci sono dubbi: "Nel documento presentato al premier Mario Draghi, il presidente Giuseppe Conte ha chiesto espressamente che venga posta fine ai vergognosi attacchi contro il nostro provvedimento e, altresì, che si intervenga per frenare la crescita incontrollata del precariato, per aumentare gli stipendi dei lavoratori attraverso il taglio del cuneo fiscale e per l’introduzione del salario minimo. Si tratta di temi per noi imprescindibili su cui attendiamo risposte precise e puntuali”. E i lettori che ne pensano?

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