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Economia San Sisto

"La Perugina non deve morire: una cordata per salvare Rossana e Ore Liete"

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'ex assessore regionale Stefano Vinti sulla drammatica situazione della Perugina e dello stabilimento di San Sisto

di Stefano Vinti, ex assessore regionale Sinistra Lavoro Umbria

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“Allo sciagurato progetto della Nestlè di chiudere, a Perugia, la produzione delle caramelle Rossana e della linea di pasticceria Ore liete, la risposta degli interlocutori locali, Regione Umbria, Comune di Perugia e sindacati, è stata debole e inadeguata, come se non fossero stati compresi i rischi, in prospettiva, per la Perugina”. È quanto sostiene Stefano Vinti dell’associazione Sinistra Lavoro Umbria. “Nestlè – prosegue Vinti – intende trasformare lo stabilimento di San Sisto in una fabbrica del Bacio, un progetto molto pericoloso che non prevede la diversificazione della produzione che consentirebbe di scongiurare i pericoli per i livelli occupazionali dovuti alle oscillazioni del mercato. Per Nestlè, Rossana e Ore Liete valgono il 2 per cento della produzione totale della Perugina, cifra non mastodontica”.

“L’associazione Sinistra Lavoro – commenta ancora Vinti – condivide l’idea che la produzione dei due marchi storici e i livelli occupazionali vadano salvati mantenendoli a Perugia, anche attraverso l’acquisto da parte di una cordata locale che affianchi la produzione Nestlè nelle linee lasciate scoperte dal Bacio”. “A questo punto – conclude Vinti – è doveroso da parte del Comune di Perugia, della Regione dell’Umbria e di Confindustria dare una risposta seria e praticabile in grado di salvaguardare i volumi produttivi e i livelli occupazionali”.

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