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Economia

Umbria Mobilità, Pdl all'attacco: "Rinnovo Cda e sostituzione vertici"

Il Gruppo consiliare del PdL presenta una mozione con la quale chiede all'Aula di impegnare la Giunta regionale a predisporre "interventi urgenti per il rinnovo delle cariche del consiglio di amministrazione di Umbria Mobilità"

Il Gruppo consiliare del PdL (Monni, Nevi, Lignani Marchesani, Modena, Rosi, Mantovani, Valentino e De Sio) ha presentato una mozione con la quale chiede all'Aula di impegnare la Giunta regionale a predisporre “interventi urgenti per il rinnovo delle cariche di tutto il consiglio di amministrazione di Umbria Mobilità”.

Prospettiva per il futuro. Per gli esponenti regionali del PdL “il cambiamento manageriale è imprescindibile se si vuole veramente salvare dal fallimento Umbria Mobilità e salvaguardare e difendere centinaia di posti di lavoro” e ricordano nell'atto che “le gravi difficoltà economiche che coinvolgono ormai da mesi l'azienda regionale di trasporto pubblico, Umbria Mobilità, hanno portato la società a navigare a vista senza la minima chiarezza sul reale ammontare delle attuali perdite e senza un benché minimo piano industriale convincente che possa restituire una concreta prospettiva per il futuro.

Debiti tra Roma e banche. "Il forte indebitamento di Umbria Mobilità – rimarcano dal Pdl- non è solo da imputare alla mancata riscossione di crediti da parte delle attività romane, ma anche ai debiti attualmente in essere con gli istituti bancari che hanno chiuso le linee di credito. In questa fase delicata e transitoria  è necessario il massimo impegno da parte di tutte le istituzioni coinvolte per salvare l'azienda del trasporto pubblico umbro, tutelando in primis i dipendenti che sono quelli maggiormente esposti. Le responsabilità di una così grave condizione economica – evidenziano – sono anche di coloro che hanno voluto e stipulato contratti a manager pensionati per diverse centinaia di migliaia di euro e di coloro che hanno una presenza interna ad Umbria Mobilità”.

 Per Monni, Nevi, Lignani Marchesani, Modena, Rosi, Mantovani, Valentino e De Sio “ci sono precise responsabilità politiche a tutti i livelli, dal presidente, al direttore generale di nomina politica, a tutto il cda. Il cambiamento manageriale – concludono - è imprescindibile se si vuole veramente salvare dal fallimento Umbria Mobilità e salvaguardare e difendere centinaia di posti di lavoro per garantire una sostenibilità economica del sistema umbro”.

 

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