Umbria Mobilità, Granocchia (Verdi): Ecco il conflitto di interessi
In una conferenza stampa il segretario regionale del Verdi ha spiegato un suo personalissimo studio dei bilanci che mette sotto accusa i vertici dell'azienda
Su Umbria Mobilità si abbatte un'altra tegola: le accuse di conflitto di interessi e di nomine a pioggia di alcuni amministratori all'interno di altre società partecipate o create ad hoc dall'azienda di trasporto umbra. Accuse direttamente sollevate dal segretario regionale dei Verdi, Remo Granocchia, che in una conferenza stampa ha reso pubblico il suo personalissimo studio del bilancio di Umbria Mobilità.
"La situazione di Umbria Tpl - ha spiegato Granocchia - presenta debiti per 110 milioni di euro verso banche e società finanziarie, 31,5 milioni verso fornitori, 17 milioni per la previdenza e tributi, 5milioni verso società controllate. C'è poi una voce di debiti vari per 200 milioni di ci non c'è spiegazione. I crediti verso clienti, società controllate e collegate sommano a circa 86 milioni". Granocchia spara a zero su gli attuali amministratori: "Giovanni Moriconi, presidente Umbria Tpl - ha scritto nella sua relazione Granocchia -, lo troviamo in Roma Tpl, Sira Società Industria Romane Autolinee, Apm Perugia - che però non esiste più....? ndr -, Metro Perugia Scarl, AeF società consortile, Apm Esercizi Spa Perugia (?), Cut Consorzio Umbro Trasporti, Ecoe Srl, Ishtar. Il direttore Generale di Umbria Tpl, Paolo Paduano, Apm spa, Apm Esercizi, Sira, Savit, Lazio Mobilità, Veneta Bus. Riccardo Petroni, vice presidente Umbria Tpl, Ergyn Presidente, Apm e Apm Esercizi (vale quello già scritto per Moriconi ndr), Umbria Coach, Tiburtina Bus, Sbe Enerverde soc.agricola".
Granocchia se la prende anche Marcello Panettoni, uno dei massimi esperti umbri della mobilità: "Già sindaco di Magione, consigliere regionale, assessore all'urbanistica, presidente della Provincia, Capo di Gabinetto del Ministro Burlando e anche membro di 33 società di trasporto legate un tempo ad Apm e ora ad Umbria Mobilità". Continua Granocchia: "Queste persone di cui abbiamo elencato le società in cui hanno avuto o hanno un ruolo nei vari consigli di amministrazione, li troviamo insieme in molte situazioni in è palese il conflitto di interessi grande come una casa". Accuse che si tramuteranno in esposti alla Corte dei Conti, Procura e Guardia di Finanza da parte del segretario dei Verdi.
Va precisato che allo stato attuale non c'è nessuna prova sui conflitti di interesse o su violazioni delle regole. Tutti i nominati da Granocchia non hanno nessun procedimento in corso. Questo è fondamentale ribardirlo per rispetto delle loro professionalità.
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