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Turismo, l'Umbria piace: ma da dove arrivano i turisti italiani e stranieri? Ecco la mappa

L'Umbria dovrebbe vivere di turismo. Quante volte si è detta e scritta questa frase? Sempre. Ma nei fatti pratici, quelli dei numeri, il settore non sempre viene supportato (iniziative, fondi e tassa di soggiorno) e con la crisi è sempre più difficile incrementare i flussi. E poi c'è ancora tanta Umbria da far conoscere e far apprezzare. Infatti, partendo da quest'ultimo punto, la relazione sul turismo in Umbria parla chiaro: "Non omogenea la ripartizione dei flussi turistici nei dodici comprensori in cui è stata suddivisa la regione. I tre comprensori della fascia centrale (Trasimeno, Perugino, Assisano) raccolgono oltre la metà dei flussi turistici regionali".

Gli ultimi dati - i tempi della politica sono lenti anche nello studio delle statistiche - parla però di un forte incremento nello spoletino (grazie a Don Matteo) e una ripresa importante nell'Alto-tevere. Comunque i flussi turistici registrati evidenziano segnali di ripresa rispetto al periodo di massima crisi: la variazione complessiva è del +5,96 per cento negli arrivi e +1,65 nelle presenze. Ma da dove arrivano i turisti italiani che scelgono l'Umbria? Il grosso riguarda Lazio, Lombardia, Campania. Per quanto riguarda gli stranieri si confermano i Paesi bassi, la Germania, gli Stati Uniti ed il Belgio. Un dato significativo riguarda l'incremento nel 2013 dei flussi dalla Cina (+22,61 per cento arrivi e +15,90 presenze). I turisti stranieri, nel totale generale, aumentano negli arrivi e sono stabili nelle presenze (+7,43 per cento arrivi e + 0,01 presenze). 

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