L'autunno freddo si avvicina. Sale la preoccupazione di cittadini e imprese. "Tutti in piazza: bruceremo le bollette". Il 5 settembre la manifestazione
La manifestazione di Confcommercio. Mencaroni: "Con la nostra mobilitazione vogliamo gridare che questa emergenza oggi è la priorità delle priorità e bisogna agire subito". Mobilitazione in 12 città
Il 5 settembre potrebbe essere la data che sarà ricordata in Umbria, come nel resto del Paese, per essere stato il giorno di una grande protesta popolare, cittadini insieme ad imprenditori, lavoratori e datori di lavoro dalla stessa parte, giovani coppie e pensionati. Un 5 settembre per far sentire la voce prima di quello che si può definire l'autunno freddo e senza lavoro. Peggio della pandemia che ha già minato speranze, economica e risparmi. L'appello arriva da Confcommercio Umbria al grido di "Non spegnete il futuro, non spegnete il futuro". Il riferimento è chiaro: Europa, Italia e regioni devo fare di tutto per arginare questa assurda speculazione sulle fonti energetiche (luce e gas) che hanno portato bollette ad essere triplicate. I forni delle fabbriche non si accendono, le luci dei ristoranti e bar pure, i panificatori producono rimettendoci, molti cittadini non riescono a pagare le bollette e sono iniziati i distacchi.
Alla Caritas c'è la fila con i bollettini in mano a padri di famiglia, lavoratori, ma a cui la paga non basta. Un dramma ancora silenzioso ma che sta velocemente esplodendo. Il 5 settembre a Perugia - alle 11 in piazza Italia -e in altre 11 città dell'Umbria si attende una mobilitazione record per gridare la propria rabbia e chiedere interventi immediati. In caso contrario, stavolta si rischia grosso anche per quanto riguarda l'ordine pubblico. L'autunno freddo va arginato. Come gesto simbolico saranno bruciate in piazza le copie delle bollette stesse. Gli imprenditori e cittadini racconteranno cosa è cambiato, il prezzo salato da pagare e i rischi imminenti. La protesta proseguirà poi con lo spegnimento delle luci delle vetrine e delle insegne nelle ore notturne dalle 20:00 di lunedì 5 fino a venerdì 9.
“La crescita inarrestabile del costo dell’energia che si sta abbattendo sulle imprese del terziario di mercato e dei servizi, con aumenti delle bollette e dei costi di gestione non più sostenibili - sottolinea il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni - mette seriamente a rischio la prosecuzione dell’attività di tantissime nostre imprese nei prossimi mesi, con ripercussioni a catena sull’occupazione. Le conseguenze non sono solo economiche, ma sociali, considerato anche l’inflazione galoppante. La crisi energetica sta bloccando comparti strategici per la crescita, la competitività e il futuro dell’Italia e dell’Europa. Stiamo uscendo a fatica dalla pandemia per imboccare un tunnel quasi peggiore. Con la nostra mobilitazione vogliamo gridare che questa emergenza oggi è la priorità delle priorità e bisogna agire subito". Eh già perché per tante imprese le prossime settimane, se non giorni, e la prossima bolletta di luce e gas sono lo spartiacque tra continuare a tenere aperto o chiudere.
Le città sedi delle manifestazioni sono: Perugia: Piazza Italia- Terni: di fronte alla Prefettura, Viale della Stazione - Assisi: Piazza del Comune - Castiglione del Lago: Via Gramsci - Città di Castello: Piazza Matteotti - Foligno: Piazza della Repubblica
- Gualdo Tadino: Piazza Martiri della Libertà - Gubbio: Piazza 40 Martiri - Marsciano: Piazza Largo Garibaldi - Spoleto: Piazza del Municipio - Umbertide: Piazza Matteotti