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Economia

Occupazione, Umbria: cresce il lavoro interinale

Secondo i dati presentati dalla Cgil in conferenza stampa e raccolti dall'INAIL, in Umbria cresce al percentuale del cosiddetto lavoro interinale, seguendo l'andamento nazionale

Mentre l'Italia è completamente immersa in una recessione economica della quale non se ne vede la fine, cresce la percentuale del lavoro interinale in Umbria. Infatti, se compariamo i dati del terzo trimestre del 2011, con quelli dell'anno precedente, possiamo notare che i lavoratori interinali  sono aumentari dell'11,6%, passando da 2.258 unità a 2.521.

Nella conferenza stampa di Cgil, si evidenzia che mentre a livello nazionale, nel terzo trimestre del 2011 il numero di lavoratori che hanno svolto almeno una missione di lavoro interinale (assicurati netti INAIL) è aumentato del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2010, cresce soltanto la componente maschile, con un incremento su base annua degli occupati maschi del 10% circa per gli uomini e una riduzione della componente  femminile nella misura del -2.

L’analisi settoriale mostra una crescita dell’occupazione interinale, espressa in termini di unità lavorative a tempo pieno, nell’industria manifatturiera che mostra un incremento doppio (+18) del dato medio su base annua. In particolare la ripresa appare trainata dal settore metalmeccanico e dei mezzi di trasporto.

La dinamica del’occupazione interinale per classi di età mostra come la ripresa del lavoro interinale abbia interessato soprattutto i lavoratori con almeno 40 anni, che crescono con tassi superiori alla media e compresi fra l’8 e il 14% . Inoltre si riducono i nuovi ingressi interinali (i lavoratori che entrano per la prima volta negli archivi INAIL in qualità di interinali) che mostrano un decremento dell’11% su base annua. Il 64% è costituito da giovani con meno di 30 anni.

 

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