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UMBRIA Gennaio, altre 5mila assunzioni nel privato: ecco i settori trainanti. Ma la precarietà è da record...

Le figure richieste secondo le analisi Borsino Excelsior. Mencaroni: "Samo risaliti alla situazione pre-covid, tuttavia è altissimo il tasso di precarizzazione"

Sono 5.320 sono le assunzioni previste per il mese di gennaio 2022 dalle imprese umbre. Per il prossimo trimestre saliranno a 13.460 unità per una crescita del 34%. E’ quanto emerge dall’ultimo Bollettino del Sistema informativo Excelsior, presentato dalla Camera di Commercio dell’Umbria. Le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni per una quota pari al 25% del totale, in calo rispetto allo scorso anno di 7 punti percentuali. Cresce invece la quota di lavoro destinato a personale laureato, che riguarderà il 14% delle nomine.

L’analisi settoriale nel trimestre gennaio-mar 2022 pone in evidenza sempre in testa il ruolo trainante del comparto del
commercio, con 1.960 entrate al lavoro, seguito dai servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici con 1.900. Un passo indietro
rimangono i servizi alle persone con 1.390 e il settore edilizio con 1.380. La domanda di lavoro appare tuttavia composta prevalentemente da contratti a tempo determinato, come ha sottolineato Giorgio Mecaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria: “Le imprese umbre hanno da tempo ripreso a creare lavoro e gli ultimi dati Excelsior confermano che siamo risaliti alla situazione pre-covid, tuttavia il rapporto 72% - 28% tra lavoro a termine e quello a tempo indeterminato è sempre troppo alto. Anche il mismatching, cioè il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro,peggiora rispetto a 12 mesi fa: nel mese di gennaio 2022 le imprese che incontreranno serie difficoltà nel reperire i profili idonei da assumere saranno 44 su 100 (erano “solo” 39 lo scorso gennaio).”

I dati relativi alla nostra regione sono in perfetta consonanza con quelli del Centro, dove sono previste 90.600 entrate (+34%) e sono leggermente migliori di 2 punti percentuali rispetto ai nazionali dove sono previste 458.000 assunzioni. Dal Borsino Excelsior emerge inoltre che il 36% delle entrate al lavoro previste sarà destinato a operai specializzati, il 20% riguarderà
professioni commerciali, mentre il 23% interesserà dirigenti, specialisti e tecnici e solo il 7% gli impiegati.

Per contrastare al meglio la disoccupazione ci si aspetta che vengano confermate anche per il 2022 le agevolazioni fiscali, come l’esonero contributivo di 36 mesi per l’azienda che assume personale di età inferiore a 36 anni con contratto di lavoro a tempo oppure l’esonero contributivo riservato alle assunzioni di donne, senza limiti di età o di luogo di residenza, a patto che la risorsa interessata dall’assunzione agevolata fosse priva di un impiego regolarmente retribuito negli ultimi 24 mesi.

Per capire meglio, diamo uno sguardo al quadro degli ultimi anni: il numero complessivo di assunzioni e variazioni contrattuali effettuate beneficiando di agevolazioni contributive è risultato pari a 775.000 nel 2019 (su 8,3 milioni di attivazioni complessive), ha superato il milione di unità nel 2020 (su 6,4 milioni di attivazioni complessive) mentre nel 2021 (solo primi 9 mesi) ha raggiunto quasi 1,4 milioni (su 5,7 milioni di attivazioni complessive). 

L’incidenza è quindi passata dal 9,2% del 2019 al 16% nel 2020 e a circa il 25% nel 2021 (primi 9 mesi) . Tra il 2019 e il 2020, seguendo la dinamica generale delle assunzioni, le agevolazioni, secondo norme già in essere, presentano una variazione negativa (fanno eccezione le trasformazioni dei rapporti di apprendistato, in aumento del 9,3%) ma, considerando anche le nuove agevolazioni introdotte, l’insieme dei rapporti incentivati tra il 2020 e il 2019 presenta una crescita del 21% per le assunzioni e del 63% per le variazioni contrattuali.
 

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