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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Gualdo Tadino

Tredici milioni di euro per salvare i comuni e i lavoratori della ex Merloni

Arrivano le agevolazioni del Ministero dello Sviluppo economico. La Regione promette nuovi "aiuti" a imprese e ex dipendenti

Ossigeno per non morire soffocati e per dare un futuro ai lavoratori. Dal primo giugno 2016 sarà possibile richiedere gli incentivi finalizzati allo sviluppo imprenditoriale nei Comuni dell’area coinvolta dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni, attualmente in amministrazione straordinaria. Il Ministero dello sviluppo economico (con Circolare del 22 marzo) ha pubblicato l’Avviso che contiene tutti i dettagli sulle agevolazioni della Legge 181/89, che puntano a rafforzare e riqualificare il tessuto produttivo locale e permettere la ricollocazione dei lavoratori della Merloni.

“Si tratta di un risultato importante, atteso da tempo, che rimette in moto la speranza” - ha sottolineato con soddisfazione il vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria  e assessore allo sviluppo economico Fabio Paparelli. “Grazie al lavoro costante e congiunto portato avanti dalle Regioni Umbria e Marche, d’intesa con Governo nazionale, si apre finalmente una nuova fase che dà concretezza agli impegni assunti e sblocca risorse importanti per la riqualificazione dell’area. Le risorse messe a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico ammontano  a 26 milioni di euro, ripartite in egual misura tra le due regioni interessate e destinate ad un’area compresa nei 73 comuni coinvolti: 56 nelle Marche e 17 in Umbria” (Assisi, Bastia Umbra, Bevagna, Campello sul Clitunno, Costacciaro, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Spoleto, Trevi, Valfabbrica e Valtopina).

In particolare gli incentivi prevedono un contributo in conto impianti, un eventuale contributo diretto alla spesa e un finanziamento agevolato che può coprire fino al 50% degli investimenti ammissibili ed è rimborsabile in 10 anni. I programmi di investimento devono presentare spese ammissibili per almeno 1,5 milioni di euro. Complessivamente le agevolazioni possono arrivare a coprire fino al 75% delle spese. Per programmi di investimento produttivo proposti dalle grandi imprese, c'è anche la possibilità di ottenere le agevolazioni a titolo de minimis, con un finanziamento agevolato che copre fino al 55% degli investimenti ammissibili. Sono finanziabili i programmi di investimento produttivo, i programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, che comportino un aumento dei posti di lavoro e, prioritariamente, la ricollocazione dei lavoratori della Antonio Merloni in amministrazione straordinaria. Le domande dovranno essere inviate entro il 30 giugno esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia.

“Al fine di rendere ancor più efficace l’azione di rilancio del bacino occupazionale della Antonio Merloni e ad integrazione delle misure ministeriali – ha evidenziato Paparelli  - saranno presto messe in capo anche delle specifiche iniziative regionali destinate alle piccole e medie imprese, così da dare un sostegno anche a quelle aziende che per dimensioni non possono ricorrere al finanziamento statale. Si tratta di tre misure di cui la prima è finalizzata al settore degli investimenti inferiori al 1,5 milioni di euro, la seconda al reimpiego del personale proveniente del bacino occupazione, attraverso un bonus pari a 10 mila euro finalizzato all’assunzione e la terza misura – ha concluso –, destinata alla filiera orientamento, formazione, tirocinio e incentivo all’assunzione,  che sarà estesa a tutto il territorio regionale e attivata nei prossimi giorni”.

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