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Economia

La terra ai giovani, terreni incolti, casolari e finanziamenti: ecco come ottenerli

Si chiama agricoltura sociale e prevede l'assegnazione di terre pubbliche e agro-pastolari ai giovani che vogliono fare impresa e vogliono restare in Umbria in territori a rischio spopolamento. Previsto l'intervento della finanziaria regionale per garantire l'accesso al credito

Una opportunità per i giovani che vogliono mettersi in gioco e puntare tutto sull'agricoltura a filiera corta e biologica. Una grande occasione per recuperare terreni, pascoli, campi, ruderi e casali pubblici che rischiano di restare incolti oppure cadere sotto il peso degli anni e delle mancate ristrutturazioni. Sono tutti obiettivi che la Regione dell'Umbria vuole centrare con la proposta di legge di agricoltura sociale che è passata in secondo commissione e a breve dovrebbe diventare esecutivo con il voto del Consiglio regionale.

Le terre saranno assegnate a coloro che faranno domanda e in particolare a giovani che vogliono fare impresa sul proprio territorio. Si farà un censimento comune per comune prima di procedere alla raccolta delle domande. Previsto anche l'intervento della Gepafin - la finanziaria regionale - che dovrà favorire la concessione di garanzie per agevolare l’accesso al credito dei soggetti assegnatari di beni.

Oliviero Dottorini (Idv), dopo aver rimarcato “il valore” di questa proposta che porta anche la sua firma, ha spiegato come si tratti di “una risposta concreta a giovani ed i disoccupati, a soggetti svantaggiati che chiedono accesso ai molti terreni inutilizzati presenti in Umbria. È chiaro che tutto ciò dovrà essere integrato con la legislazione regionale in tema di agricoltura e sociale. Questo legge può rappresentare, attraverso gli obiettivi che si prefigge, un volano per l'occupazione e la tutela del territorio”. 

Soddisfatto anche il presidente della Seconda Commissione Gianfranco Chiacchieroni:“Si tratta di una legge importante – ha detto – che dà la possibilità a molti giovani di fare impresa. Diventerà sicuramente un contributo fattivo allo sviluppo rurale dell'Umbria che dovrà passare  attraverso la costruzione di programmi e progetti seri, razionali e realizzabili”.

LA SCHEDA DELLA LEGGE REGIONALE

OBIETTIVI - l’accesso dei giovani all’agricoltura, anche al fine di agevolare il ricambio generazionale; l’agricoltura sociale; l’utilizzo produttivo di terreni agricoli ed a vocazione agricola e la loro funzione sociale; la gestione attiva e sostenibile dei beni agro-forestali attenta alla dimensione economica, ambientale e sociale; il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, l’impiego e l’applicazione di modelli di agricoltura sostenibile (biologica e conservativa); il contrasto al degrado ambientale e la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e del paesaggio rurale.

BANCO DELLA TERRA. La legge prevede l’istituzione del ‘Banco della Terra’, con sede presso la Giunta regionale: un elenco dei terreni agricoli e a vocazione agricola, di quelli agro-forestali, delle aziende agricole e dei fabbricati rurali, di proprietà pubblica o privata, utili per operazioni di locazione o di concessione. La Giunta dovrà adottare entro il 28 febbraio di ogni anno il Piano annuale delle locazioni e delle concessioni del Banco della Terra. 

ACCESSO AL CREDITO E SOSTEGNI. Per quanto concerne le misure di sostegno per l’accesso alla terra, la Regione, attraverso Gepafin, dovrà favorire la concessione di garanzie per agevolare l’accesso al credito dei soggetti assegnatari di beni. Dovrà anche promuovere, all’interno del programma di sviluppo rurale (Psr) specifiche misure di sostegno ai suddetti soggetti, nel rispetto della normativa europea. La Regione dovrà infine individuare, anche con il supporto di Sviluppumbria, programmi di attività strumentali e di servizio per la creazione di imprese e cooperative, sostenendo anche le attività di impresa agricola e di formazione. La Regione sarà anche chiamata a promuovere la destinazione, da parte dei Comuni, di terreni comunali ricadenti nelle aree urbane e periurbane, ad orti sociali urbani. 

LAVORAZIONE E TRASFORMAZIONE PRODOTTI. Per quanto riguarda, infine, la trasformazione e la lavorazione di piccoli quantitativi di prodotti agricoli, la Regione dovrà dettare disposizioni dirette ad agevolare la trasformazione e la lavorazione di piccoli quantitativi di prodotti agricoli stagionali destinati alla vendita, che per le loro caratteristiche o per la limitatezza della produzione non si prestano ad una lavorazione industriale.

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