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In crisi la "spina dorsale" dell'economia umbra: sempre meno imprese artigiane e titolari senza eredi

Mencaroni (Camera di Commercio): “L’artigianato umbro sta vivendo una profonda fase di trasformazione, densa di difficoltà, per certi versi epocali..."

Nel decennio 2011-2021, l’artigianato umbro si è contratto in media ogni anno dell’1,5%, un taglio netto che equivale a 370 imprese per ogni anno del decennio osservato: perse 3.715 imprese, di cui 2.692 individuali. E’ questo il quadro che emerge dall’indagine realizzata da Unioncamere nazionale e Infocamere. Su base provinciale l’artigianato umbro al 31 marzo 2021 conta in provincia di Perugia su 15.632 imprese, di cui 11.321 individuali. La variazione negativa nel decennio 11-21 è del 16,1%, in valori assoluti 3.008 imprese perse. In provincia di Terni lo stock di imprese artigiane è al 31 marzo 2021 è di 4.593 unità, di cui 3.331 imprese individuali. Il calo nell’ultimo decennio è pari a 707 unità, - 13,3%.

“L’artigianato umbro – ha argomentato Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria - sta vivendo una profonda fase di trasformazione, densa di difficoltà, per certi versi epocali: le imprese artigiane diminuiscono, la classe imprenditoriale invecchia e i giovani si allontanano dai mestieri. Dobbiamo invertire questa tendenza. Ad ogni costo, perché l’artigianato resta un caposaldo della nostra economia regionale, della nostra storia d’impresa, della nostra cultura, della nostra tradizione identitaria”.

L’Artigianato, nell’articolazione dei suoi vari settori, pesa per il 9,5% del Pil nazionale e rappresenta il 21,2% delle imprese italiane, ma nonostante questo perde appeal nei confronti dei giovani. Per entrare nel dettaglio, nell’ultimo decennio l’artigianato umbro ha perso in valori assoluti, 518 imprese guidate da imprenditori under 30 (- 56%), 3.690 imprese di imprenditori da 30 a 49 anni (- 38%). Al contrario, si allargano le fasce di età più mature: 1.329 imprese in più (+21,6%) nella fascia di età 50-69 e 184 imprese in
più (+ 31,3%) tra la fascia degli over 70. Si conta quindi meno di 1 giovane artigiano under 30 per ogni titolare over70.

Analizzando il progressivo spostamento dell’età dei titolari di imprese artigiane emerge che se nel 2011 per ogni imprenditore artigiano over 70 c’erano almeno due titolari d’impresa under 30 pronti a sostituirlo, nel 2021 questo “ricambio” tra generazioni è sceso a meno di uno. La riduzione dei titolari under 30 tocca più da vicino gli uomini (-62,1% nel decennio ‘11/’21) che le donne (-23,4%), mentre l’invecchiamento colpisce più le donne degli uomini (+52% le over 70 artigiane contro il +27,3% gli over 70 uomini).

A questo proposito nella circoscrizione Centro Italia – Umbria, quanto al genere, si ricava che l’artigianato resta ancora un mestiere a forte prevalenza maschile. Anche se il cambiamento è in atto: il ‘rapporto di genere’, ovvero quanti uomini per ogni 100 donne, è migliorato nel tempo passando da 493 del 2011 a 420 del 2021 (- 74 uomini nel rapporto ogni 100 donne).

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