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Economia

Incontro in Regione, albergatori e ristoratori: "Si rischia la chiusura: serve un piano strutturale"

Le richieste degli imprenditori fatte in seconda commissione diretta dal presidente Valerio Mancini

Preoccupati per il futuro prossimo e bisognosi sia di protocolli chiari sulle norme anti-contagio che sui fondi a sostegno per ripartire e sostenere i morsi della crisi. Sono solo alcune delle richieste che le associazioni di categoria di ristoratori, bar e settore alberghiero hanno fatto presente ai rappresentanti del consiglio regionale nel corso dell'audizione in Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini e promossa dal capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli e dalla collega di Partito Paola Fioroni (vice presidente dell’Assemblea legislativa).

Altre richieste importanti il danno indiretto, una cassa integrazione più lunga per tutelare il personale dipendente. C'è bisogno dunque di un piano chiaro e di rilancio che, unisca i fondi regionale e nazionali, per affrontare i prossimi difficili mesi. "Servono interventi immediati altrimenti gran parte del settore alberghiero morirà”: ha ammesso Simone Fettuccia-Associazione albergatori. Dalla commissione è emersa la volontà di un nuovo incontro, alla presenza anche dealla Giunta regionale, per stilare le linee guida di un piano comune.

Tra i punti emersi dalle audizioni anche quello di un rafforzamento della lotta all’abusivismo di strutture turistiche, soprattutto rispetto alla ‘case vacanze’ e aree di sosta per i camper. Tra i dati per il settore alberghiero è stato evidenziato che, con ogni probabilità, circa il 60 delle attività riaprirà entro luglio, il 20 per cento entro settembre, il restante 20 per cento nel 2021.

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