Tutti ad elogiare il "ritorno alla terra" dei giovani: ma la bolla si è già sgonfiata
Tante chiacchiere, tante speranze. Ma poi i dati sono impietosi. Ecco la verità sul ritorno alla terra che senza un sostegno e una strategia provoca lo stesso chiusure lampo di piccole aziende
Il grande ritorno alla terra per i giovani umbri, spinto anche dalla grande crisi economica e dalle poche opportunità di lavoro in regione, si è ufficialmente arrestato. Anzi dal 2015 c'è una crescente chiusura di aziende guidate da under 35 e da donne che va ad impoverire ulteriormente il Pil degli umbri e zavorra la strategia per la ripresina economica.
Il rapporto realizzato dal Centro Studi di Confagricoltura sulle aziende agricole iscritte al Registro delle Imprese parla chiaro: calano in Umbria le aziende agricole guidate da under 35. Nel 2014 erano 1.069, scese a 1.053 nel 2015 con una variazione nel biennio dell’1,5%. Diminuiscono nel cuore verde d’Italia le aziende agricole a conduzione femminile che tra il 2014 e 2015 passano da 5.721 a 5.657 con una flessione dell’1,1%.
Per il settore chiede maggiore sostegno e strategie il deputato 5 stelle Filippo Gallinella, membro alla Camera della Commissione agricoltura: “Il recente rapporto di Confagricoltura fotografa inoltre la riduzione della superficie agricola utilizzata per effetto dell’urbanizzazione, il trasferimento di terreni, dati in cessione o in affitto, dalle piccole aziende alle aziende di maggiori dimensioni. Mentre la riduzione della superficie agricola utilizzata per effetto dell’urbanizzazione è un segnale negativo contro cui il M5S sta combattendo con numerose proposte, la diminuzione del numero di aziende non è di per sé sintomo di sofferenza e di malessere. Certo è che oggi l’agricoltura opera in un mutato contesto economico, globalizzato, che richiede elevate capacità imprenditoriali ed alti standard di competitività. Sono necessari dunque maggiori investimenti per accrescere competenze, competitività ed innovazione dovrebbero essere al centro delle strategie politiche nazionali e regionali”.