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Troppi estetiste e parrucchiere a nero, scatta un nuovo giro di vite di controlli incrociati. Cna all'attacco: "Non solo evasione, ma anche gravi rischi per la salute"

Un nuovo giro di vite è previsto contro i troppi abusivi che operano nel settore benessere in Umbria. La squadra anti-evasione e abuso della professione si è rafforzata con il nuovo patto per controlli e giusta comunicazione tra CNA Umbria, Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Inps e InaiL e all’associazione dei Comuni dell’Umbria. L’atto, infatti, rinsalda una collaborazione già in atto ormai da anni e fa seguito a documenti analoghi già sottoscritti nei mesi scorsi da CNA Umbria con le prefetture di Perugia e Terni e con l’Agenzia delle Dogane. In concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo protocollo, CNA Umbria lancia anche la sua campagna di comunicazione specifica contro l’abusivismo nel settore del benessere.

conferenza stampa-1-3“L’estetica e l’acconciatura sono due ambiti in cui purtroppo il fenomeno sembra essere in crescita, anche per effetto della pandemia – ha dichiarato Simone Cecchetti, presidente regionale di CNA Acconciatura -: nei mesi in cui gli esercizi regolari osservavano le chiusure imposte dai lock down, operatori irregolari sotto tutti i profili proliferavano nelle abitazioni private. Ancora oggi, sono tanti gli operatori che, senza alcun titolo, qualifica, formazione, offrono i loro servizi e sono presenti addirittura sui social!”. 

Il comando provinciale della Guardia di Finanza, nel corso degli ultimi mesi, ha predisposto un piano di interventi che ha portato all’accertamento di diverse irregolarità. “Le attività si inseriscono nell’ambito dell’azione di contrasto all’evasione fiscale e alla concorrenza sleale a tutela degli operatori di settore che lavorano correttamente, si attengono in maniera rigorosa alle regole, investendo risorse ed energie per adeguarsi alle misure igienico-sanitarie a tutela della sicurezza dell’ambiente di lavoro.”

Oltre ai risvolti negativi che tutto questo ha per l’economia, vanno valutati anche i rischi per salute "che si corrono quanto un trattamento estetico, a partire da una semplice pedicure, - ha aggiunto Piera Santicchia, presidente regionale di CNA Estetica - non viene realizzato seguendo tutte le procedure, a cominciare dalla sanificazione, che solo in un centro estetico attrezzato possono essere garantite, anche grazie alla formazione continua e agli aggiornamenti cui gli operatori si sottopongono.”

“Vigilanza, controlli e sanzioni sono essenziali ma da soli non bastano” per questo Cna ha deciso di far leva sul consumatore finale, con una campagna di comunicazione che "contrappone al mondo del sommerso quello degli operatori che rispettano le regole, realizzata grazie alla disponibilità dei professionisti del direttivo regionale CNA Benessere a trasformare i propri centri in set cinematografici.”

“Legalità, competenza e sicurezza - hanno concordato Cecchetti e Santicchia -. sono le parole chiave di una comunicazione che vuole ricordare al consumatore a cosa rinuncia ogni volta che ricorre a un operatore abusivo. Il messaggio che vogliamo far arrivare è che il vero benessere, si trova solo all’interno dei centri di acconciatura ed estetica che rispettano le regole e offrono le necessarie garanzie. E – hanno concluso i dirigenti CNA - con i nostri colleghi sul campo vogliamo condividere una certezza: la nostra vera arma è la qualità del servizio che sappiamo offrire, per cui su quello non dobbiamo mai smettere di investire.”

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