Turismo, l'Umbria è fuori dai mesi bui: "E' tra le mete più apprezzate d'Italia", tutti i numeri
Nonostante i devastanti effetti indiretti del post sisma, l'Umbria è una tra le mete preferite, anche degli italiani. E ora sarà anche protagonista in occasione del prossimo World Trade Tourist Market di Londra
L'Umbria,dati alla mano, sembra proprio essere risorta in termini di turismo. Dopo mesi e mesi di "buio" caratterizzati dagli effetti devastanti, sia diretti che indiretti del sisma, ad oggi può essere considerata tra le mete più scelte per chi decide di trascorrere qualche giorno immerso nel verde, nella cultura e nella storia della nostra regione.
"Grazie allo sforzo sinergico tra operatori turistici ed istituzioni l'Umbria, dopo la crisi generata dal sisma di un anno fa, i cui effetti diretti ed indiretti si sono protratti sino all'inizio dell'estate, torna progressivamente ad essere una meta turistica tra le più apprezzate d'Italia, recuperando arrivi e presenze". E’ quanto sottolineato dal vice presidente della Giunta regionale dell'Umbria e assessore al Turismo, Fabio Paparelli, commentando gli ultimi dati relativi ai flussi turistici elaborati dall'Osservatorio turistico regionale.
"Gli effetti indiretti del terremoto hanno condizionato per lunghi mesi le sorti della destinazione Umbria - ha aggiunto Paparelli - con una contrazione di arrivi che, in alcuni frangenti, è arrivata a sfiorare il meno 50% di arrivi. Per questi motivi salutiamo oggi con soddisfazione il primo segno positivo che, su base regionale, è stato registrato a settembre con un +6.1% negli arrivi e +3.4% nelle presenze.
A partire dalla scorsa primavera - continua l'assessore - abbiamo assistito ad una lenta quanto sistematica ripresa che, prima a macchia di leopardo, e poi su tutto il territorio regionale, ci consente oggi di tornare in positivo e di fare un bilancio della stagione estiva (giugno-settembre) meno negativo del previsto, in cui le perdite sono state contenute al di sotto del 10% rispetto al 2016, anno boom del turismo umbro, tornando più vicini ai livelli del 2015. In particolare nel mese di settembre – ha spiegato l'assessore – al netto dei terremotati, che incidono sulle sole presenze per circa il 2%, l'Umbria fa registrare complessivamente 230.715 arrivi e 542.864 presenze, con un incremento dei flussi, come detto, pari al +6.1% negli arrivi e +3.4% nelle presenze rispetto allo stesso mese 2016".