Turismo Umbria, Confcommercio: "Presenze scarse, speriamo nei grandi eventi"
Umbria Jazz, Festival di Spoleto ma anche gli appuntamenti enogastronomici potrebbero essere il salvagente della stagione estiva di Perugia, Assisi, Trasimeno e Spoleto dopo la mazzata dell'Imu
La prima rata dell'Imu ha picchiato duro soprattutto sugli operatori turistici di Perugia, di Assisi, Spoleto e Lago Trasimeno. Sia perchè la nuova tassaccia ha fatto lievitare dell'80 per cento i compensi rispetto alla vecchia Ici per gli immobili dediti alla ricezione e ristorazione che per aver tolto denari proprio all'inzio dell'estate alle famiglie italiane, molte delle quali rinunceranno alle vacanze.
Il presidente Confcommercio dell'Umbria Aldo Amoni è preoccupato per una stagione estiva (e quella che verrà natalizia, terza rata Imu) che non è partita nel migliore dei modi:“Non ci sono ancora dati ufficiali sui flussi turistici, ma basta girarsi intorno per vedere che sono pochi gli stranieri e pochissime le presenze da fuori regione” ha continuato Amoni.
"L’estate, considerandoci anche tutto settembre, per gli operatori turistici umbri vale il 70 per cento degli incassi. Così come per alcuni piccoli commercianti il periodo natalizio vale il 60 per cento dell’incasso di un anno; un periodo in questione tra l’altro dove tutti dovranno pagare o la terza rata dell’Imu o complessivamente tutto l’importo se non si è provveduto prima come dimostra il dato che 4 su 10 non hanno versato la prima rata”.
Per Amoni le speranze di un ritorno di fiamma dei turisti sono tutte concentrate nel dna culturale dei nostri territori: "Molte delle nostre speranze sono legate ai grandi eventi in programma: Umbria Jazz, Festival di Spoleto ma anche le rievocazioni storiche, le mete religiose e l'offerta enogastronomica di questa estate. Un richiamo forte per gli stranieri e speriamo anche per i turisti italiani che rischiano di essere i grandi assenti di questo periodo".
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