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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tassa soggiorno, fino a 5 euro a turista: 500 euro per gli evasori-albergatori

Il Comune continua la sua corsa verso l'approvazione del balzello sul soggiorno a Perugia. Ma il regolamento rischia di penalizzare pesantemente gli imprenditori. Ecco i motivi dello scontro

La Tassa di soggiorno è bella che cucinata dall'amministrazione comunale. Ed è ricca, al di là del balzello per i turisti, anche di spunti che rischiano di far saltare pesantemente i rapporti tra associazioni di categoria, albergatori e la Giunta del sindaco Boccali. Eh già perchè nel regolamento il vero osservato speciale non è tanto il turista ricca che deve pagare la tassa di soggiorno, ma l'albergatore di casa nostra.

L'albergatore deve imporre la tassa ai clienti (da 1 a 5 euro a secondo delle stelle della struttura), riscuoterle, rigirarle al comune il mese dopo tramite bonifico bancario e allo stesso dimostrare il reale flusso dei clienti ospitato.In caso di anomalia il Comune farà scattare l'accordo con la Guardia di Finanza che tutela le entrate e le tariffe comunali. E in caso di documentazione incompleta o fallace scattano le multe: 500 euro al mese.

Tutto questo sommato ad una tassa che tutti gli imprenditori hanno detto di non volere, rischia di rendere incadescente l'introduzione della legge che sarà discussa in Consiglio entro aprile. Per gli imprenditori, che in questi anni hanno abbassato i prezzi per essere concorrenziali, la tassa vanificherà guadagni e pacchetti vacanza che saranno più pesanti.

Nessuna tassa sarà applicata ai campeggi, agli ostelli e ai minori di 10 anni e a chi è costretto a raggiungere Perugia per i cosidetti viaggi della speranza sanitari. L'obiettivo del Comune è quello di incassare, dati alla mano, qualcosa intorno al milione e mezzo di euro. 

 

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