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Economia

Superbonus 110%, crescono in Umbria i progetti approvati, le detrazioni danno lavoro. Ma la burocrazia rallenta

Esulta Gallinella (5Stelle): Forte incremento di cantieri aperti, a cui si aggiungono le tante nuove aziende nate e le stime sull’aumento dell’occupazione". Nostra inchiesta a Perugia: le pratiche vanno a rilento, ancora in oggetto quello 2020

Il superbonus 110%, varato dall'ex Governo Conte, è una di quelle manovre che sta ridando sia un impulso all'economia (dall'edilizia ai tecnici privati) che ai proprietari di immobili che vogliono investire in sicurezza  o in efficienza energetica risparmiando molti denari. Ma non è tutto oro quello che luccica sul superbonus, perchè le pratiche vanno a rilento, gli uffici comunali non hanno sempre il personale sufficiente (molti in regime di smartworking) e i tecnici e proprietari trovano difficoltà. Ma partiamo dagli aspetti positivi: secondo i dati diffusi dall'istituto Enea sono stati infatti tantissimi gli interventi effettuati grazie a questo provvedimento: 530 edifici condominiali, 3.601 edifici unifamiliari, 2.381 unità indipendenti per una somma messa in detrazione di quasi 509 milioni di euro.

La regione in testa è la Lombardia, a seguire l’Emilia Romagna, la Sicilia, la Toscana, mentre in Umbria sono 109 gli interventi effettuati per quasi 9 milioni di euro. La maggior parte delle richieste è pervenuta dalle persone fisiche, e riguarda prevalentemente le categorie di immobili A2 e A3, mentre gli interventi principali sono quelli relativi all’impianto e all’involucro degli edifici.

A questi dati corrisponde economia e cantieri veri secondo l'analisi dell'onorevole umbro Filippo Gallinella del Movimento 5Stelle: "Tali dati si accompagnano ad un forte incremento di cantieri aperti, a cui si aggiungono le tante nuove aziende nate e le stime sull’aumento dell’occupazione. Per tale motivo, abbiamo segnalato al ministro della Transizione Ecologica la necessità di estendere questa misura almeno fino alla fine del 2023, rendendola accessibile anche alle strutture turistico-ricettive. Prorogarla è fondamentale: ce lo chiedono tutte le principali associazioni di categoria e lo dimostrano i numeri sempre più in crescita”.

Ma anche per il super-bonus la macchiana burocratica di casa nostra non fa purtroppo sconti. Abbiamo verificato, con diversi responabili di condomini e i loro tecnici, dei pesanti ritardi. Raccontano: "quando il professionista ha provato a contattare l'ufficio tecnico del comune di Perugia, dopo aver presentato regolare richiesta per via telematica per ottenere copia del progetto approvato presentato per la costruzione della nostra palazzina, si è sentito rispondere che ancora stanno accogliendo le richieste del 2020 e quindi". E ancora: "per quantificare grossolanamente il tempo di attesa, si parla di quattro o cinque mesi. Ci sembra veramente surreale che un comune di grandezza medio-piccola come Perugia abbia tempi simili, oppure lo smart working comporta questi tempi?". Da un condomio via settevalli ad uno più grande nella zona di San Sisto: "Ancora tutto incentrato nelle domande del 2020 e siamo a marzo, speriamo prima dell'estate, ma oggettivamente è un problema per imprese e territorio che hanno fame di lavoro subito dopo il lockdown". Aspetti positivi tanti, aspetti negativi come sempre: la burocrazia tipicamente italica. 
 

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