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Puntiamo sulle nuove imprese, soldi per le neo-aziende: ecco il bando e chi può accedere

A presentarlo l’assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi, che ha dichiarato: "E' rivolto all’intero territorio regionale ed ha lo scopo di aumentare la presenza imprenditoriale"

Sostenere la creazione e il consolidamento di start-up innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e  iniziative di spin-off della ricerca:  è quanto si propone il bando pubblicato lo scorso 1 aprile nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria,  per il quale sarà possibile presentare domanda  a partire da giovedì 9 aprile.

“Il bando – ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico,  Vincenzo Riommi  - è rivolto all’intero territorio regionale ed  ha lo scopo di aumentare la presenza imprenditoriale attraverso il sostegno alla creazione di start up tecnologici, spin-off industriali e spin-off universitari e di ricerca, facendo leva sugli assets regionali in termini di conoscenza. Da questo intervento – ha proseguito - ci attendiamo un cambiamento strutturale, orientato ad  elevare il posizionamento del sistema produttivo umbro  nei settori altamente specializzati,  attraverso l’incremento del tasso di natalità delle imprese che industrializzano brevetti o i risultati di programmi di R&S nei settori ‘knowledge intensive’, così  da aumentare la capacità di produzione di settori caratterizzanti il sistema produttivo regionale”.  

In linea con quanto disposto dal Piano annuale per la crescita, l’innovazione e la competitività del sistema produttivo umbrole risorse finanziare a sostegno di tale intervento ammontano a  500mila euro a valere sul Fondo Unico Regionale per le Attività Produttive e sul Por Fesr 2014-2020 e potranno essere incrementate fino all’importo di 1 milione e mezzo di euro.  

“Il Bando – ha sottolineato Riommi - è emanato nella fase iniziale dell’attuazione del Por Fesr 2014-2020 e ha  a riferimento le positive esperienze della precedente programmazione, anche se si presenta in  netta discontinuità rispetto a quelli che sono gli ambiti progettuali. In questo caso infatti gli ambiti operativi dei progetti dovranno risultare  pertinenti a quelli identificati dalla Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente (RIS 3) e cioè Scienze della vita, Agrifood, Chimica verde, Fabbrica intelligente /Aerospazio ed Energia che caratterizzano il sistema produttivo regionale”.

Il bando prevede contributi fino al 40% dei costi relativi ad investimenti per impianti, attrezzature, consulenze specialistiche, manifestazioni internazionali, programmi di sviluppo sperimentale, acquisizione di brevetti. Il costo  dei progetti che potranno essere presenti va da un minimo di euro 30mila a 500 mila.

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