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Speciale EUmbria - La Regione pubblica i nuovi bandi per finanziare la produzione del latte, dei cereali e della frutta in guscio.

Lo scorso 23 gennaio 2019 la Regione Umbria ha pubblicato nel Bollettino Ufficiale tre nuovi bandi mirati al potenziamento del settore agroalimentare locale. Nello specifico i tre bandi si rivolgono alla filiera di produzione del latte, dei cereali e della frutta in guscio. Il progetto, nel suo complesso, è infatti mirato ad incentivare le filiere e i rapporti di partenariato tra aziende agricole e aziende agro-alimentari. Sviluppare tale sistema è senza dubbio una strada sicura verso il successo del settore. La cooperazione tra gli agricoltori e la parte industriale è lo strumento più adatto per ottenere un incremento del valore aggiunto da ridistribuire tra i produttori Umbri. Ciò è dimostrato anche dalle analisi di diversi studi recenti, come il Rapporto ISMEA sulla competitività dell'agroalimentare italiano.

Paolo Guelfi, responsabile della Sezione Interventi per lo sviluppo delle filiere e delle imprese agroalimentari ed agroindustriali presso la Regione Umbria, si è dichiarato ottimista in merito al successo dell'iniziativa. Ha inoltre assicurato il massimo impegno da parte della Regione per soddisfare ogni domanda. I fondi stanziati per i bandi, rientranti nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, ammontano a circa 9 milioni di euro. 2,6 milioni saranno stanziati rispettivamente per il settore dei cereali e per quello della frutta in guscio, mentre sono previsti 3,6 milioni per il settore lattiero-caseario. 5 milioni saranno destinati alle aziende agricole, i restanti 4 a quelle agro-industriali. Secondo le previsioni un contributo pubblico di tale portata produrrebbe sul territorio regionale investimenti per più di 20 milioni di Euro, oltre che ad avere evidenti ricadute positive in termini ambientali. Ad esempio, la riduzione degli spostamenti e dei trasporti dei prodotti comporterebbe una consistente diminuzione delle emissioni di CO2.

Da sottolineare che non sarà possibile partecipare ai bandi come singole aziende, ma occorrerà istituire un partenariato volto alla creazione di una filiera corta e iscriversi come tale, Di particolare interesse è il settore della frutta in guscio. Esso rappresenta una sfida innovativa per l'Umbria dati i pochi noccioleti presenti sul territorio e l'assenza di aziende specializzate nella loro trasformazione. La conclusione di accordi con aziende leader del settore (anche internazionali) porterebbe non solo alla valorizzazione del prodotto locale, ma anche alla creazione di diversi ettari di noccioleti. Si stima che possano comparire sul territorio umbro circa 800 ettari di nuove coltivazioni.

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