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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Sicurezza sul lavoro, patto di ferro tra Inail e Confindustria Umbria: il protocollo

Alunni: "Le persone sono il nostro patrimonio più importante e devono essere tutelate in ogni modo". Ligi: "La sfida sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali si può vincere solo operando in rete"

Promuovere la cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro e prevenire il rischio di infortuni. Si muove lungo questa direttrice il protocollo d’intesa tra Inail Umbria e Confindustria Umbria per rafforzare il sistema regionale della prevenzione. L’accordo è stato sottoscritto giovedì 5 dicembre nella sede di Confindustria Umbria, a Perugia, dal direttore di Inail Umbria Alessandra Ligi e dal presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni.

Il protocollo vuole essere uno degli strumenti per attivare ogni possibile azione mirata a contenere i rischi e a migliorare le condizioni di lavoro e sicurezza in azienda.

“L’obiettivo principale – ha sottolineato Antonio Alunni - è quello di innalzare i livelli di sicurezza e di salute negli ambienti di lavoro, finché ci sarà anche un solo incidente non possiamo essere soddisfatti.  Le persone sono il nostro patrimonio più importante e devono essere tutelate in ogni modo. Oggi abbiamo le risorse e maggiore sensibilità rispetto al passato”.

Da qui l’impegno di Inail e Confindustria Umbria a collaborare, al fine di individuare e diffondere buone pratiche e soluzioni tecnologiche capaci di migliorare l’organizzazione del lavoro, contribuendo così ad innalzare il livello di tutela del lavoratore.

“Dando supporto a Inail nel compimento del suo ruolo istituzionale – ha aggiunto il presidente Alunni - analizzeremo insieme le informazioni per capire bene i fenomeni e iniziare delle progettualità specifiche che vadano a identificare le aree più problematiche dal punto di vista della sicurezza. La formazione, continua e che coinvolga tutta la catena del sistema produttivo delle aziende, è un aspetto determinante per costruire una solida cultura della sicurezza”.

Rimarcando l’importanza della sinergia avviata da tempo con Confindustria Umbria e che con questo accordo viene rilanciata e potenziata, la direttrice di Inail Umbria Alessandra Ligi ha evidenziato: “La sfida sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali si può vincere solo operando in rete tra tutti gli attori del sistema, per sostenere strategie condivise per il progressivo miglioramento dei livello di sicurezza del mondo produttivo e lavorativo”.

Il protocollo, che avrà durata biennale, prevede varie attività: dallo scambio di dati e informazioni per la realizzazione di analisi e studi volti a orientare politiche efficaci di prevenzione, alla messa a punto di iniziative comuni mirate ad incidere sulla sicurezza delle imprese operanti nei settori a maggior rischio. In cantiere ci sono inoltre iniziative di formazione – di natura non obbligatoria – nell’ambito delle attività ritenute maggiormente a rischio e di assistenza/consulenza in materia.

Previste infine analisi condivise sulle condizioni di accesso ai finanziamenti Inail in materia di prevenzione (bandi ISI e meccanismi, compresi quelli premiali, connessi al sistema tariffario) e di reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro.

Per raggiungere al meglio gli obiettivi dell’accordo verrà istituito un apposito Comitato di coordinamento, di cui faranno parte rappresentanti dell’Inail e di Confindustria Umbria. È altresì prevista l’attivazione di una linea di collegamento dedicata tra l’Inail e l’Associazione degli industriali umbri, in modo da consentire un costante e reciproco flusso delle informazioni in materia di salute e sicurezza.

“Il tema della sicurezza – ha concluso il presidente Alunni - si lega anche alla competitività delle imprese. Le aziende che lavorano con attenzione su questo fronte sono più competitive, riescono a sviluppare le loro attività in modo migliore. Ecco perché una delle attività del protocollo prevede l’organizzazione di incontri mirati, per far conoscere e diffondere le migliori pratiche sviluppate dalle imprese. Si sta facendo molto in questo ambito e bisogna comunicare alla comunità l’impegno e gli importanti risultati raggiunti negli anni su questi temi”.

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