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Economia

Servizi pubblici, Cgil: "In Umbria alto indice di erogazione"

CGIL, CISL e UIL Regionali dell’Umbria, considerano importante proseguire e approfondire il confronto sul percorso delle riforme relative all’assetto endoregionale, valorizzando e difendendo il lavoro pubblico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Se l’Umbria ha un indice alto di qualità nei servizi pubblici e nella loro erogazione, per Cgil, Cisl e Uil non è casuale (nonostante la devastante logica dei tagli portata avanti dai governi nazionali che si sono succeduti nell’ultimo periodo), ma è dovuto essenzialmente al fattore lavoro.

E non è assolutamente superfluo ricordare a tutti, per i sindacati, che troppi posti di lavoro sono stati soppressi nel comparto pubblico, dalla sanità all’istruzione agli enti locali e troppo rilevante è diventata la condizione di estrema precarietà in cui molti lavoratori pubblici della nostra regione sono stati costretti.

Stabilizzare la condizione di lavoro dei precari della nostra regione è una delle priorità di iniziativa del sindacato confederale e di categoria. E i lavoratori pubblici vogliono e devono essere protagonisti di un percorso di riforma sull’assetto delle istituzioni che valorizzi il loro ruolo e dia una prospettiva di ulteriore qualità alla pubblica amministrazione della nostra regione.

Per questo è importante l’incontro che il sindacato confederale e di categoria avrà il 17 dicembre con l’assessore Gianluca Rossi, così come l’assemblea dei lavoratori pubblici che si svolgerà il 18 dicembre. Contro la logica dei tagli, per valorizzare il lavoro pubblico e continuare sulla strada delle riforme al servizio dei cittadini proseguirà l’iniziativa del sindacato confederale.

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