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Economia

Sciopero generale dei lavoratori settori elettrico, gas, acqua e ambiente: "150mila posti a rischio"

Sciopero per chiedere l’abolizione dell’articolo 177 del codice degli appalti: "Una legge iniqua e ingiusta"

Scatta lo sciopero generale e la manifestazione sotto le prefetture di Terni e Perugia. Il 30 giugno, annunciano i sindacati, è stato proclamato lo sciopero generale di tutti i lavoratori dei settori elettrico, gas acqua e ambiente "per chiedere l’abolizione dell’articolo 177 del codice degli appalti".

Una legge che i sindacati giudicano "iniqua e ingiusta, che mette seriamente a rischio il posto di lavoro di circa 150 mila addetti. Lavoratori e lavoratrici, eroi silenziosi, che nel momento più difficile della pandemia hanno contribuito a mandare avanti il Paese, assicurandogli efficienza e continuità dei servizi".

Per Cgil, Cisl e Uil "Oggi l’irresponsabilità della politica, tutta, vorrebbe cancellare, questa efficienza, non intervenendo in sede legislativa con le opportune modifiche, ad una legge che se non verrà cambiata, oggi danneggia in primis i cittadini e tutto il sistema Paese in un momento strategico per il rilancio economico e industriale dell’Italia. Questa legge così come è scritta oggi obbligherebbe le aziende dei Servizi Pubblici Essenziali che lavorano con concessione pubblica a cedere l’80% delle loro attività in appalto".

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