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Economia

Una giornata da scrivere nel libro nero, il primo giorno dello Sbaracco è un flop a causa del maltempo

Una giornata da scrivere nel libro nero: tra pioggia, vento, freddo, non s’è vista in giro anima viva. Purtroppo, non è la prima volta che il maltempo rovina le legittime velleità dei commercianti di mettere una pezza a una stagione non proprio esaltante. Il primo giorno – per buona memoria – fu tremendo anche l’anno scorso, quando un vento impetuoso, vicino all’incrocio con via Calderini, imbarcò una bancarella che dovettero inseguire per recuperarla.

La maggior parte degli operatori economici del centro storico non ha nemmeno tirato fuori la merce. In un paio di casi, ci hanno provato, ma la pioggia che investiva i prodotti esposti li ha indotti a rimettere tutto in negozio. Ed è un vero peccato perché, come si dice, “dove non c’è guadagno c’è rimessa”. “Peraltro – chiarisce il profumiere e ‘re delle forbici’ Alberto Bottini – purtroppo le spese corrono ugualmente”.

Il riferimento, perfino troppo ovvio, è ai 100 euro giornalieri, comunque dovuti per il noleggio dell’espositore e l’occupazione di suolo pubblico. Non sarebbe il caso che – tenuto conto della giornata di bassissimo profilo – l’organizzazione graziasse i commercianti, “abbonando” il costo per questa inutile e irritante esperienza?

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