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Sanità: rapporti fiduciari in crisi, è boom di richieste di risacimenti

Giuristi e manager della sanità pubblica, si sono ritrovati a Villa Umbra per fare il punto sulla recente introduzione della Legge Balduzzi che ha regolamentato la responsabilità per le pratiche sanitarie

La Sanità pubblica vive un momento di crisi pari, se non peggiore, al resto del sistema economico. Molti sono i casi nazionali di dissesto economico e strutturale, in Umbria la situazione è migliore rispetto della media nazionale ma c'è un dato che preoccupa, in regione così come nel resto della penisola: la richiesta di risarcimento danni per errori medici. "Dal 2008 al 2011 sono stati pari a quelli avanzati dal 1991 al 2000. E ci sono oggi più richieste di risarcimento, di quante ne siano state avanzate negli ultimi sessant'anni". E' quanto ha riferito Paola De Lisio, giudice del Tribunale civile di Perugia, nel corso di un incontro con medici, magistrati, giuristi e manager della sanità pubblica, che si è svolto nella Scuola di amministrazione pubblica di Perugia.

L'incontro ha focalizzato l'attenzione su un tema di stretta attualità, vista la recente introduzione della Legge Balduzzi che ha regolamentato la responsabilità per le pratiche sanitarie. Il procuratore regionale della Corte dei conti, Agostino Chiappiniello, ha ribadito i concetti espressi anche in occasione della relazione annuale dei giorni scorsi: ''La stragrande maggioranza dei medici e degli operatori sanitari dell'Umbria è costituita da persone professionalmente ineccepibili; rispettano le normative, sanno contenere la spesa pubblica, senza con questo togliere nulla alla richiesta di salute dei cittadini. Vorremmo che tutti si attenessero a questi criteri, ma purtroppo ogni tanto si verificano delle disfunzioni del sistema, con errori, dimenticanze e sprechi che vanno combattuti''.

Al docente di Medicina legale dell'Università degli studi di Perugia, Professor Mauro Bacci, è toccato il compito di tratteggiare la responsabilità degli apicali delle strutture sanitarie. Le conclusioni del dibattito sono state affidate al direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia, Walter Orlandi, introdotto dal moderatore del dibattito Emilio Duca, direttore regionale della Salute, che ha anche illustrato la nuova disciplina in materia assicurativa, con l'attuazione di un sistema che dovrebbe permettere un sensibile risparmio della collettivita' sui premi assicurativi.

Orlandi si è soffermato su tematiche specifiche: ''la sanita' - ha affermato, fra l'altro - non va inquadrata in un contesto diverso da quello che il Paese sta vivendo, in virtù della grave crisi economica. La Legge Balduzzi ha provato a mettere argine alla mole di richieste di risarcimento che vengono avanzate dai cittadini, ma gli effetti andranno valutati sul lungo termine. E' vero che è stata fatta distinzione tra 'colpa grave' e 'colpa lieve', ma la miriade di normative, di sentenze tra di loro anche contraddittorie, non favorisce quel clima di distensione tra cittadino e sistema sanitario pubblico. E' necessario - ha aggiunto Orlandi - arrivare ad una depenalizzazione delle pratiche sanitarie, a tutto vantaggio dell'economia nazionale e del sistema". Orlandi si è soffermato anche sui risparmi della spesa pubblica sanitaria, con un recupero di oltre un punto sul Pil, se "verrà ripristinato un reale rapporto fiduciario tra medico e cittadino".

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