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Economia

Lavoro, Vinti all'attacco: "Riforma è una stangata per i cittadini"

L'assessore regionale Stefano Vinti interviene in merito della riforma del lavoro e di come possa essere recepita dai cittadini, che si vedranno costretti a pagare più tasse

L'assessore regionale Stefano Vinti interviene sulla riforma del lavoro e la dipinge come un’altra stangata per i cittadini, con più tasse per coprirne i costi: "Dalla riforma del lavoro viene l’ennesima stangata: a pagarne i costi saranno infatti i cittadini, attraverso una nuova serie di misure fiscali”.

Vinti manifesta la contrarietà al disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro presentato dal Governo, in particolare per quanto riguarda le fonti di finanziamento individuate: “La maggior parte degli introiti, calcolata in due terzi, verrà dall’aumento delle tasse o dalla riduzione degli sconti fiscali, il resto dai tagli della spesa pubblica. Aumenteranno, quindi, le tasse sulla casa".

Una bella sorpresa – commenta l'assessore - per i due milioni di proprietari di case affittate. Chi non ha optato per la cedolare secca, ora si vede ridurre lo sconto sul reddito da locazione che passerà dal 15 per cento al 5 per cento. Così, ad esempio, l’abbattimento forfettario del reddito da locazione di un appartamento affittato a 1.500 euro al mese scenderà da 2.700 a 900 euro l’anno”.

“Queste misure fiscali – prosegue Vinti – ricadranno pesantemente sugli inquilini accompagnandosi alla totale assenza di politiche per la casa, all’azzeramento del sostegno agli affitti. Scomparirà di fatto anche il canone concordato”.

Secondo Vinti, dunque: " Non è aumentando le tasse che si possono risolvere i problemi dell’economia italiana. Una politica equa e seria, prevede piuttosto che si abbattano i privilegi e gli sprechi, si combattano corruzione ed evasione fiscale, si introduca l’imposta patrimoniale”.
 

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