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Pandemia, bollette da incubo e inflazione: negozi in difficoltà, nuovi aiuti dalla Regione

Avviso per la riqualificazione delle imprese commerciali dell’Umbria. Fioroni: "Questo contributo rappresenterà un importante sostegno per le imprese commerciali al dettaglio in un momento di grande difficoltà per il settore"

Negozi in gravissime difficoltà. E la Regione Umbria vara nuove misure di sostegno. La giunta Tesei ha approvato, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Michele Fioroni, le linee guida per la predisposizione dell’avviso per la riqualificazione delle imprese commerciali dell’Umbria: un sostegno alle imprese commerciali al dettaglio, per un valore complessivo di 613.393,91 euro.

"La pandemia, la crisi energetica e le dinamiche inflattive - dichiara l’assessore Michele Fioroni - hanno aggravato una situazione già complessa del settore commerciale al dettaglio, portando a una riduzione significativa della densità commerciale del 20% da 9 a 7,3 negozi per mille abitanti". E ancora: "Attraverso questo avviso – evidenzia - la Giunta regionale intende sostenere le attività commerciali al dettaglio nei centri storici e con presenza storica, privilegiando i settori più colpiti dalla trasformazione del commercio, come quello degli articoli di abbigliamento, calzature e articoli in pelle. Abbiamo deciso in questa misura di sostegno - continua l’Assessore - di utilizzare una procedura di selezione di tipo valutativo a graduatoria, una scelta strategica affinché ci siano più rapidità ed efficacia nella valutazione di progetti che perverranno”.

"Siamo certi - conclude Fioroni - che questo contributo rappresenterà un importante sostegno per le imprese commerciali al dettaglio in un momento di grande difficoltà per il settore". 

La crisi 

Secondo i dati dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa di Confcommercio "nel centro storico di Perugia si è passati dalle 274 imprese commerciali del 2019 alle 255 del 2022. In calo anche le attività fuori dal centro storico: 1.160 attività del commercio nel 2019, 1.107 nel 2022". E ancora: "Lieve calo nell’andamento delle attività turistico ricettive: nel centro storico bar, ristoranti e alberghi erano 229 nel 2019, 227 nel 2022. Fuori dal centro storico stesso trend: 575 imprese
del comparto ricettività-ristorazione nel 2019, 562 nel 2022". 

Per il commercio, prosegue Confcommercio, "il conto è molto più salato se il confronto avviene con i dati del 2012, prima edizione dell’Osservatorio sulla demografia delle imprese di Confcommercio. Rispetto al 2012 le imprese commerciali del centro storico di Perugia hanno avuto un crollo del 26,9%; mentre fuori del centro storico sono calate dell’11,5%". E ancora: "In controtendenza il comparto ricettività ristorazione. Nel centro storico di Perugia, nello
stesso periodo, queste attività sono aumentate del 4,6%; fuori del centro storico invece calo del 2,6%".

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