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Regione Umbria, c'è la legge per far rientrare i nostri "cervelli" e gli emigrati: tutti i bonus

Il consiglio regionale dell’Umbria ha approvato con 9 voti a favore (Pd, SeR e Misto-Mdp) e 2 astenuti (M5S) il disegno di legge proposto dalla Giunta regionale sugli ‘Interventi a favore degli umbri all’estero e delle loro famiglie’

Il consiglio regionale dell’Umbria ha approvato con 9 voti a favore (Pd, SeR e Misto-Mdp) e 2 astenuti (M5S) il disegno di legge proposto dalla Giunta regionale sugli ‘Interventi a favore degli umbri all’estero e delle loro famiglie’.

La proposta, spiega una nota della Regione, “punta a mantenere e sviluppare i legami culturali, sociali ed economici con gli umbri residenti all’estero, con le loro famiglie ed associazioni promuovendone la partecipazione alla vita della comunità regionale. Si agevola inoltre l’eventuale rientro e reinserimento dei nostri corregionali in Umbria. Particolare attenzione è dedicata a combattere la “fuga dei cervelli umbri” con il fine di far rientrare le eccellenze nella nostra regione. Lo stanziamento attuale è di 175mila euro, a cui si sommano 100mila euro di fondi europei”.

Destinatari della legge, sottolinea ancora la Regione Umbria, “sono i cittadini di origine umbra per nascita, per discendenza o per residenza, che si trovano stabilmente all'estero per motivi di lavoro o di studio per un periodo continuativo non inferiore a due anni, gli umbri all'estero rientrati definitivamente nella Regione da non più di 180 giorni, i comuni della Regione che mettono in atto interventi a favore degli umbri all'estero e le associazioni dei medesimi se iscritte ad un apposito albo. La Regione può inoltre mettere in atto interventi volti all'inserimento sociale, economico e formativo degli emigrati che stabiliscono la residenza nel territorio regionale, mediante sostegno alla creazione di attività economiche e start-up, borse di studio per la frequenza di studi universitari e interventi nell'ambito di politiche attive nel lavoro. I Comuni potranno erogare agli emigrati umbri in possesso dei requisiti, contributi a titolo di indennità di prima sistemazione e contributi alle spese per il rimpatrio in Umbria delle salme degli emigrati e delle loro famiglie decedute all'estero. La Regione inoltre rimborsa ai Comuni, contributi finalizzati allo scopo di agevolare l'esercizio del diritto-dovere per la partecipazione a ciascun turno delle consultazioni regionali e comunali e un'indennità per mancato guadagno a favore degli umbri all'estero iscritti all'Aire (anagrafe degli Italiani residenti all’estero)”.

La legge “prevede anche la costituzione della Consulta regionale degli umbri all’estero. L’Aula ha approvato due emendamenti proposti da Solinas (Misto-Mdp) sulla composizione della Consulta con la previsione di due rappresentanti di età inferiore ai trenta anni e per una equilibrata rappresentanza di uomini e donne”.

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