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Economia

Rapporto 2012 Confcommercio: 'Le imprese sono in crisi grave'

Confcommercio apre la vertenza terziario e chiede il riconoscimento alle autorità regionali del ruolo strategico per dare uno slancio al settore

Come ogni anno i primi giorni di gennaio sono il periodo giusto per fare bilanci e proposte per il nuovo anno e così, puntuale arriva il 'Rapporto 2012' della Confcommercio perugina sulla situazione in Umbria. Il rapporto è stato presentato stamane in una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni alla presenza del presidente Confcommercio della provincia di Perugia, Giorgio Mencaroni; Vasco Gargaglia, direttore Confcommercio e Aldo Amoni, presidente regionale Confcommercio.

Punto focale del rapporto è il peso dell'aumento delle tasse che ha comportato un crisi ancor più profonda che non ha precedenti nel tessuto commerciale regionale. Il calo vertiginoso dei consumi ha portato il terziario umbro in una situazione di grande difficoltà: quasi l’80% delle imprese del commercio e del turismo, intervistate per la consueta indagine di fine anno, si sono dichiarate molto danneggiate dalla crisi (erano il 36% nel 2011) mentre la quasi totalità del campione (97%) mette al primo posto tra i problemi da affondare quello dell’eccessivo peso di tasse, tariffe e tributi che falcidiano il reddito d’impresa e non permettono politiche di investimento e di sviluppo.

In Umbria, facendo riferimento ai dati del III° trimestre 2012, hanno chiuso i battenti 1708 imprese al fronte di 1281 nuove  aperture e se si pensa che, seguendo la tendenza degli anni precedenti, l'apice delle chiusure si registra verso la fine dell'anno, il saldo negativo di -427 sembra destinato ad aumentare. Per il presidente Mencaroni la situazione è ancora più grave di quanto si evince dai dati del rapporto, visto che le imprese in crisi sono molto piccole e non tutelate da ammortizzatori sociali. Mencaroni si rivolge soprattutto alla regione, rivendicando il ruolo di Confcommercio e invitando le istituzioni locali a "mettersi in gioco" così da poter dar vita a piani di sviluppo, capaci d'incanalare le poche risorse verso quei settori che possono essere competitivi sul mercato nazionale e internazionale.

Conferenza stampa Confcommercio Rapporto 2012

Le proposte di Confcommercio vertono verso una rimodulazione complessiva dei servizi alle imprese e ad una serie di azioni d'assistenza verso le attività sul territorio. Confcommercio ha istituito una task force di esperti in vari settori, in grado di proporre un percorso specifico per migliorare la performance aziendale e il posizionamento sul mercato. In particolar modo l'assistenza sarà specifica alle imprese di nuova apertura, visto che molti non riescono ad arrivare al primo anno di attività. Molto importante è la costrizione di nuove reti d'imprese, filiere aperte anche alla cooperazione internazionale, per far si che la rete commerciale umbra sia più efficiente e competitiva sui mercati. Tutto questo non può prescindere, secondo Confcommercio, dalla formazione professionale e d'accesso al credito, problema quest'ultimo sempre più difficile da affrontare per imprese in crisi.

Iniziativa - Confcommercio per il prossimo 28 gennaio sta organizzando una grande mobilitazione, l'iniziativa generalizzata sarà in contemporanea su tutto i territorio nazionale.

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