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Economia

Sciopero, braccianti contro Monti: contratti senza diritti e disoccupazione

In 7mila rischiano con la nuova riforma del lavoro del Governo di essere assunti con la formula dei voucher che non prevede malattia, sostegno sociale e assegno di disoccupazione

L'incubo di un lavoro, poco pagato, e senza diritti e ammortizzatori sociali sta diventando realtà per almeno altri 7mila lavoratori umbri addetti all'agroalimentare da sempre fiore all'occhiello del made in Umbria.

La denuncia arriva nella giornata del 27 aprile dai sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno portato avanti uno sciopero di 8 ore del settore per contestare l'ennesima operazione discutibile del Governo Monti.

La Riforma del Lavoro prevede di estende i voucher - un pacchetto già tassato che  l'imprenditore o il cittadino acquista dallo stato e con cui paga il lavoratore - anche ai lavoratori agricoli part-time o  stagionali.

Il voucher prima era stato previsto dal Governo Berlusconi esclusivamente per piccoli lavori tassati portati avanti da pensionati, studenti e lavoratori a giornata (piccoli lavori domestici, giardinaggio e altro ancora). Ora con il Governo Monti, portato a 5mila euro, potrà essere utilizzato per pagare dei lavoratori veri e propri.

Secondo i sindacati entro questo importo ci sono le retribuzione di gran parte degli operai agricoli assunti con contratto a tempo determinato che potrebbero così essere "assunti con voucher e perdere le coperture sociali e di disoccupazione".

Tradotto: meno contributi, nessuna disoccupazione, zero malattia. Praticamente un ritorno ai latifondi, ma per il Governo Monti è un modo  per far crescere in questo settore.

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