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Via Mario Angeloni, Poste: presidio dei lavoratori

Presidio dei lavoratori delle Poste in Via Mario Angeloni a Perugia, dove risiede la direzione. E' dalle 16 di questo pomeriggio che una delegazione di impiegati protesta. Vediamo i motivi della manifestazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Presidio di Slp-Cisl, Uil-Post, Sailp Confsal, Ugl Comunicazioni, di fronte alla Direzione delle Poste in Via Mario Angeloni, 72 da questo pomeriggio. Intorno alle 16 si è riunita una nutrita delegazione di lavoratori delle Poste, che hanno manifesteranno per il mancato rinnovo del premio di produttività, scaduto ormai da 10 mesi, per la situazione in cui versano il mercato privati e i servizi postali, contro la decurtazione di 220 euro medi nel conguaglio di giugno.

Dove stanno andando le poste? A porsi l’interrogativo è stato il segretario regionale Slp Cisl Adelmo Narcisi, presente al presidio: "Manca una seria politica industriale che garantisca sviluppo e futuro, mantenendo i livelli occupazionali. Inoltre, c’è una latitanza aziendale anche a gestire le difficoltà quotidiane.

I Servizi Postali –ha poi sottolineato il segretario- sono in difficoltà per l’avvento dell’informatica (e-mail e posta certificata): con mezzi ormai logori il personale viene abbandonato ad una gestione improvvisata giornaliera con il risultato di disservizi e zone dove la consegna non viene garantita”.

La Slp Cisl Umbria ha poi precisato che il Mercato Privati, con sistemi tecnologici inadeguati, anziché essere di supporto ostacolano il lavoro. Basti pensare al nuovo sistema Sdp che, in varie occasioni, ha bloccato l’operatività degli uffici.

Nel corso del presidio è stata denunciata anche la carenza di personale, con inevitabili ricadute sulla qualità del servizio erogato. “A farne le spese –ha aggiunto Narcisi -sono i cittadini, che non ricevono la posta giornalmente o che sono costretti a fare lunghe file allo sportello”.

La Slp Cisl denuncia, anche, le continue pressioni commerciali a cui sono sottoposti quotidianamente i lavoratori. Presenti al presidio anche i segretari territoriale Slp di Perugia, Umberto Pocceschi e di Terni, Danilo Corpetti, che hanno dichiarato che l’unica cosa che l’azienda è stata capace di fare è elargire lauti premi ai dirigenti. Si tratta di somme che possono ammontare anche 250mila euro. Questo ha avuto forti ripercussioni sui lavoratori, che si sono visti negare il rinnovo del premio di un risultato, scaduto ormai da 11 mesi.

Sui lavoratori sono stati scaricati errori e incapacità. L’azienda –hanno precisato Pocceschi e Corpetti- si è dimenticata che se è solida e da anni fa utili il merito è dei lavoratori, che ogni giorno con serietà, professionalità, impegno e amore vanno ben oltre il proprio dovere”.

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