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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia

Più di cento persone in mobilità e la Regione non apre bocca, sindacati sul piede di guerra

Il “problema Polizia Provinciale in Umbria” e “l’inquietante silenzio della Regione Umbria”. E le organizzazioni sindacali, Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e le Rsu delle Province di Perugia e Terni, non possono fare altro che “prenderne atto”

Il “problema Polizia Provinciale in Umbria” e “l’inquietante silenzio della Regione Umbria”. E le organizzazioni sindacali, Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e le Rsu delle Province di Perugia e Terni, non possono fare altro che “prenderne atto”. “Dal 1 gennaio 2016 – scrivono i sindacati in una nota congiunta - oltre 100 persone sono finite sul portale della mobilità che chiuderà il 12 febbraio 2016”.

Da qui, viene fuori una sere di domande alla Regione. Del tipo: “Quali scenari si apriranno a questo punto per i dipendenti della Polizia Provinciale?”. Oppure: “Quali motivi ci sono dietro alla mancata convocazione da parte della Regione del Tavolo di governance del 15 gennaio scorso, rinviato a data da destinarsi e ad oggi non più riconvocato?”. E ancora: “Per quale motivo la Regione Umbria non informa le organizzazioni sindacali, anche in risposta alla richiesta di incontro urgente presentata dalle stesse organizzazioni da oltre una settimana, a seguito dell'Assemblea del personale di Polizia Provinciale, circa lo stato dell'arte della Legge Regionale che dovrebbe riallocare il personale trovando le risorse finanziarie necessarie?”.

Perché la situazione, spiegano i sindacati, non è uguale dappertutto: “Altre Regioni, vedi le ultime in ordine di tempo Marche e Lazio, hanno già provveduto a legiferare in materia risolvendo il "problema Polizia Provinciale", recependo evidentemente anche l'importanza del ruolo di questi dipendenti rispetto alla tutela dell'ambiente. Molti cittadini anche in veste di cacciatori, si sono resi conto che questo "non decidere" sta condizionando in maniera negativa la sicurezza e la tutela ambientale”. La Regione Umbria, invece, “evidentemente non se ne è ancora resa conto e continua a tacere. Nel perdurare di questa situazione di stallo ed in caso di mancata immediata convocazione delle organizzazioni sindacali da parte della Regione, le stesse si riservano ogni iniziativa di mobilitazione per far conoscere a tutti la situazione”. Siamo a un passo dal caos, insomma.

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