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Economia Monteluce

Piano nazionale per le città, Perugia presenta i suoi 3 progetti

Per il piano nazionale per le città, il Comune di Perugia si sente pronto con i suoi tre progetti sulle aree strategiche del capoluogo umbro: Fontivegge, Monteluce e Mercato Coperto

Perugia propone le sue idee per il Piano Nazionale per le città, individuando le aree strategiche che si inquadrano in un'ottica di riqualificazione urbana, ma anche di crescita economica. Stiamo parlando delle aree di Monteluce, di Fontivegge e del Mercato Coperto.

Vedremo se la realizzazione di tutto ciò, basterà per far crescere la città, anche dal punto di vista economico e sociale. Nel frattempo, l’assessore all’ urbanistica, Valeria Cardinali spiega che “il Piano Nazionale per le città che ha lo scopo di promuovere crescita economica nel più generale contesto di ripresa del Paese, trova il Comune di Perugia pronto con tre progetti per altrettante aree strategiche che presentano problematiche diverse, dal punto di vista urbanistico e sociale. Pur distinti, i tre progetti  si inquadrano in un disegno unitario di riqualificazione urbana".

L’obiettivo di fondo – aggiunge Cardinali - è quello di estendere vivibilità, coesione sociale  e condizioni di sicurezza intervenendo in alcuni luoghi simbolo della città, che vengono riconfigurati, grazie alle nuove infrastrutture, con una forte presenza di attività amministrative, residenza, relazioni: in sostanza, vita civile. Il programma di interventi si inserisce a pieno titolo nell’azione di contrasto alle forme di marginalità e degrado sociale che in questo periodo hanno portato la città al centro della cronaca nazionale e all’attenzione del Governo, culminata con la presenza a Perugia del Ministro dell’Interno.  Noi ovviamente speriamo che il Piano vada in porto e che i progetti di Perugia siano  scelti per il finanziamento”.

I TRE PROGETTI

IL MERCATO COPERTO. Sottoutilizzato ed in parte inagibile, il progetto di recupero e rifunzionalizzazione prevede, oltre alla ristrutturazione dell’edificio nell’ottica di un adeguamento sismico, il suo riuso per attività culturali, mercatali e commerciali, nonché per il mantenimento di uno spazio destinato a parcheggio pubblico. L’intervento ha come obiettivo la riqualificazione di un’area critica del centro storico nella quale l’Amministrazione Comunale ha già investito con la realizzazione della stazione del Minimetrò, degli impianti di risalita meccanizzati (scale mobili ed ascensori) ad essa connessi e con la riqualificazione dell’area verde del Pincetto.

MONTELUCE. Il progetto di recupero e rifunzionalizzazione prevede  la ristrutturazione dell’ex convento di Santa Maria della Misericordia, di proprietà comunale,  oggi in disuso, per insediarvi gli uffici comunali che si occupano di servizi sociali e diritti di cittadinanza. L’intervento consentirà di riqualificare la storica piazza di Monteluce, riconferendole una nuova funzione civica, e di contribuire al successo del progetto di rigenerazione urbana che riguarda l’area dell’ex Policlinico.   

Posa prima pietra Monteluce - Foto Belfiore



FONTIVEGGE. A circa 30 anni dall’avvio della ristrutturazione urbanistica dell’area ove era insediata la Perugina, il progetto di piazza ideato dall’architetto Aldo Rossi è ancora incompiuto. Risulta ancora da realizzare l’edificio pubblico posto a chiusura della piazza, che oggi si ritiene di dover destinare ad uffici del Comune, in particolare quelli a più diretto contatto dei cittadini (uffici anagrafe, URP, ecc.). Per quanto riguarda lo “steccone” si pensa di attivarne un ulteriore stralcio da destinare ad housing sociale. Non si tratta tuttavia di un intervento finalizzato al mero completamento di un brano di città, ma soprattutto di recuperare una dimensione sociale ed economica di una area importante della città ove si sono manifestate forme d’uso sia degli spazi privati, sia di quelli pubblici associate al problema del commercio di sostanze stupefacenti e della prostituzione.     

QUADRO ECONOMICO FINANZIARIO COMPLESSIVO

La proposta prevede una richiesta di finanziamento statale pari a 20 milioni di euro che verrebbero ad aggiungersi ad altre possibili forme di finanziamento - private e pubbliche - pari a circa 30 milioni di euro.

 

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