Addio alle Ore Liete e alla Rossana, la Nestlè cede i marchi: ma si punta ad un super Bacio
La conferma arriva direttamente dalla Presidente Catiuscia Marini che ha incontrato questa mattina i vertici della Nestlè capitanati da Leo Wencel
Non erano voci di stampa o peggio ancora bufale, purtroppo nel piano industriale della Nestlè per la Perugina di San Sisto è prevista la cessione di due marchi storici: quello della Rossana - in generale le caramelle - e della pasticceria del pomeriggio, i famosi biscotti al cioccolato delle Ore Liete. Una produzione destinata a finire verso altri lidi dato che si vuole affidare a privati questo ramo di azienda. La conferma arriva direttamente dalla Presidente Catiuscia Marini che ha incontrato questa mattina i vertici della Nestlè capitanati da Leo Wencel, capo mercato, e composta da Bruno Emmenegger, nuovo capo business unit Dolciari, Valeria Norreri, nuova manager confectionary international business unit, Gianluigi Toia, direttore relazioni industriali Nestlé, Manuela Kron, direttore corporate affairs Nestlé.
"In questo piano industriale, molto complesso, non possono non essere evidenziate delle ombre. Ciò in rapporto agli effetti che gli interventi di ristrutturazione della fabbrica di San Sisto, come l’annunciata volontà di cedere alcuni storici marchi, potrebbero produrre per ciò che riguarda il mantenimento dei livelli occupazionali, sia nel breve come nel lungo periodo”.
Ma la Presidente Catiuscia Marini ha voluto sottolinerare che i due marchi rappresentano poco più, secondo la Nestlè, del due per cento della produzione a fronte di un impegno di rilancio che si basa su 60 milioni di euro in tre anni. Denari per rendere il brand del Bacio una star vera e propria internazionale nell'ambito del settore cioccolata. Questo vuol dire prendere una strada che porta verso la conquista di nuovi mercati e questo permetterebbe ai lavoratori di dormire sonni tranquilli.
“Si è trattato di un incontro molto importante - ha ribadito la Presidente - nel corso del quale abbiamo preso atto delle informazioni che il management di Nestlé ci ha fornito relativamente al piano industriale, con specifico riferimento alle politiche industriali, commerciali e degli investimenti che possano garantire il mantenimento e la valorizzazione dei livelli occupazionali per lo stabilimento di San Sisto a Perugia”.
Il vertici della Regione hanno però ribadito alla multinazionale che " è fondamentale l'apprezzamento crescente del marchio ‘Perugina’ e il rafforzamento della capacità di export della fabbrica di Perugia, e si sviluppi ulteriormente il settore ricerca e innovazione con adeguati investimenti”.
COMUNE DI PERUGIA - Anche per il sindaco Andrea Romizi il bicchiere fornito dalla Nestlè - con il piano industriale per la Perugina - è mezzo pieno anche perchè si vuole investire 60 milioni di euro in tre anni per trasformare la struttura di San Sisto nel centro di eccellenza dei prodotti del settore cioccolato
LE REAZIONI DEI SINDACATI - Le reazioni dei sindacati. Finalmente Nestlé ha risposto con la presentazione di un progetto di rilancio e sviluppo, sostenuto da un cospicuo piano di investimenti, di circa 60 milioni di euro