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Piano casa, la Regione: rispettare requisiti del risparmio energetico

La Giunta regionale dell'Umbria ha stabilito l'obbligo di rispettare i requisiti del risparmio energetico limitatamente alla parte dell'abitazione che viene ampliata

Piano casa Umbria. Ci saranno bonus e meno vincoli per l'ampliamento con qualificazione energetica di edifici esistenti, con l’obbligo di rispettare i requisiti del risparmio energetico limitatamente alla parte dell’abitazione che viene ampliata e parametri di calcolo della premialità, in metri quadri di superficie utile, per chi incrementa gli impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici destinati ad attività produttive.

Sono queste le novità più significative che ha approvato la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’Urbanistica e territorio Silvano Rometti, completando l’adeguamento delle procedure per l’attuazione del Piano casa regionale, secondo quanto previsto dalla legge regionale 27/2010.

Nel particolare, è stato disposto che l'ampliamento di edifici esistenti deve essere realizzato con materiali e secondo tecniche di elevata efficienza energetica la parte di nuova costruzione e non tutto l’edificio ristrutturato, come previsto in precedenza.

L’assessore Rometti ci tiene a precisare che: “Resta immutato l’impegno dell'Umbria nel diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e con questo obiettivo viene demandato alla sensibilità dei progettisti e dei proprietari di prevedere anche miglioramenti sul costruito esistente, per non vanificare di fatto il risparmio energetico ottenuto nella realizzazione dell’ampliamento”.

Un'altra delibera, invece, regolamenta gli interventi di ampliamento di edifici a destinazione produttiva che possono beneficiare di bonus in metri quadri di superficie utile a fronte di un significativo incremento della presenza di dispositivi di produzione di energia da fonti rinnovabili, già previsti dalla normativa sulla sostenibilità ambientale.

La Giunta regionale ha deciso di commisurare l’incremento di superficie utile al corrispondente incremento di potenza elettrica prodotto, da un punto percentuale fino un massimo di cinque punti percentuali di superficie utile per ogni chilowatt in più prodotto con fonti rinnovabili rispetto ai 5 chilowatt obbligatori per legge. Completa le disposizioni della delibera il previsto aumento di superficie utile degli edifici non residenziali, pari al cinque per cento, nel caso in cui la ristrutturazione comprenda anche la rimozione e lo smaltimento di coperture in eternit.

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