Incontro al ministero sul futuro della Perugina, la Nestlè fa il punto sugli esuberi
Nestlé Italia ha ribadito la centralità di Perugina e confermato che l’attuazione del piano di rilancio procede secondo i tempi e i modi annunciati
Parlare di un incontro positivo è forse troppo. Ci sono pur sempre esuberi, ovvero lavoratori, in ballo anche se per grande parte - di quelli stimati - hanno trovato un accordo con l'azienda sul futuro e sulle strade da intraprendere. La trattativa va avanti per dare un futuro stabile della Perugina di San Sisto tra la Nestlè e il Governo, la Regione e il sindaco. Il tutto è avvenuto al Ministero e sempre al ministero si tornerà il 15 febbraio nella speranza di firmare un accordo duraturo con un occhio di riguardo all'occupazione.
L'aspetto più importante sta proprio al capitolo esuberi: "Part time per 150 lavoratori; 80 ricollocazioni esterne in aziende del territorio in aggiunta alle 54 uscite già concordate, tre ricollocazioni in altre sedi del Gruppo". Tali soluzioni, tutte incentivate, su base volontaria e immediatamente realizzabili, riguardano già più di tre quarti dei lavoratori in esubero e testimoniano come la ricollocazione professionale sia entrata in una fase concreta. L’azienda si è inoltre dichiarata disponibile a valutare percorsi di accompagnamento alla pensione.Nestlé Italia ha ribadito la centralità di Perugina e confermato che l’attuazione del piano di rilancio procede secondo i tempi e i modi annunciati.
«Il Gruppo Nestlé nel 2016 ha definito gli investimenti e il tempo per fare di Perugina un hub internazionale per la produzione di cioccolato premium – ha dichiarato Massimo Ferro, direttore Corporate Strategy Gruppo Nestlé Italia - L’innovativo piano per il rilancio del sito perugino rappresenta tuttora la miglior scelta per rendere sostenibile il business e prenderci allo stesso tempo cura di tutti i lavoratori impattati dalla trasformazione. Oggi abbiamo dimostrato, numeri alla mano, che con un piano responsabile e i giusti tempi è possibile arrivare ad una soluzione positiva in grado di unire la necessità di una riorganizzazione di un business e la tutela dei lavoratori coinvolti».
La Regione, nell'incontro, ha chiesto che vengano valutate con molta attenzione tutte le opzioni per lo sviluppo del sito produttivo di Perugia e la conseguente ricaduta sul territorio, in termini di qualità della produzione industriale, progetti e tenuta occupazionale. "Abbiamo confermato- ha spiegato l'assessore Paparelli - insieme al Governo, la disponibilità massima delle Istituzioni, già ribadita nei precedenti incontri, a valutare ogni possibile supporto pubblico con l’utilizzo di ogni strumento a disposizione. Massima attenzione – hanno concluso la presidente ed il vice-presidente – abbiamo chiesto all’Azienda ovviamente anche per quello che riguarda la gestione di questa fase, molto delicata, del confronto rispetto alle ricadute occupazionali della vertenza”.