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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia San Sisto

La crisi al "Bacio", guerra tra sindacati e Nestlé: a rischio i contratti full-time

Il tavolo delle trattative tra azienda e sindacati è saltato ed è stato proclamato da quest'ultimi lo stato di agitazione. Le produzioni stagionali (ma soprattutto le vendite stagionali) di cioccolato e gelato rischiano di trasformare anche i contratti e gli stipendi...

Continua a salire la tensione in casa Nestlè, in particolare allo stabilimento della Perugina di San Sisto, il regno dei "baci". E così dopo la cassa integrazione che andrà avanti fino a giugno, anche il futuro prossimo dei lavoratori non sembra all'insegna dell'ottimismo: nessun accordo sul rinnovo del contratto integrativo. Per i sindacati la Nestlè vorrebbe ridurre i full time e concentrare le ore di lavoro nel periodo di maggiore consumo per il settore del cioccolato e del gelato. Da qui la rottura e la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale. 

Sara Palazzoli, segretaria Flai dell'Umbria, è entrata nel dettaglio della vertenza. "La questione - ricorda - è sempre quella della cosiddetta 'curva bassa' produttiva che riguarda sia il cioccolato prodotto nello stabilimento Perugina di San Sisto sia il gelato dei siti di Parma e Ferentino. Su questa problematica, da tre anni la dirigenza Nestle' torna alla carica con ricette diverse per risolvere il problema costituito, dal loro punto di vista, dall'eccesso di dipendenti full time in questa fase di calo produttivo".

Per il sindacato si vuole far pagare la riorganizzazione solo sulle spalle dei dipendenti senza invece provare a mettere in campo una strategia commerciale innovativa: "Il nostro obiettivo è che Nestlè ci dica quali sono le sue intenzioni per quanto riguarda il proprio futuro in Italia, con tutto ciò che segue per le strategie di mercato. Vogliamo parlare anche, e soprattutto, di questo, nell'incontro già fissato per il 16 aprile prossimo in Confindustria a Perugia. Un fatto è certo - conclude Palazzoli - e cioè che Nestlè non può scaricare sui lavoratori un calo produttivo e di vendite dovuto anche alle scelte del management".

La Nestlè ribadisce che la concentrazione delle ore di lavoro durante il periodo di massima produttività è fondamentale per la competitività dell'azienda sui mercati internazionali: "Nel corso della sessione di trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale del prossimo triennio, l'azienda ha posto come punto chiave la necessità di adeguare il modello produttivo di alcuni business per rilanciarne la competitività. I settori del dolciario e del gelato - sottolinea ancora Nestlè - sono infatti caratterizzati da consumi fortemente stagionali. Questo impone di avvicinare il momento della produzione a quello del consumo, concentrando le produzioni in determinati momenti dell'anno". Con la rottura dei rapporti si teme una serie di scioperi e contro-risposte aziendali molto dure.

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