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Economia

Perugina, nuovo round a Confindustria: 364 esuberi da cancellare

Nuovo incontro tra l'azienda, i sindacati e le Rsu di San Sisto dopo il "congelamento" degli esuberi

Dal congelamento alla cancellazione degli esuberi. Nuovo round a Confindustria tra Nestlé, sindacati e rappresentati dei lavoratori della Perugina dopo l’apertura al dialogo dello scorso incontro. Nel pomeriggio di oggi si tornerà a sedersi al tavolo delle trattative per tentare di eliminare i 364 esuberi nello stabilimento di San Sisto.

Quindi, come si dice in questi casi, si entrerà nel merito delle questioni. Traduzione: il piano industriale per la fabbrica di cioccolato, l’unica leva capace di sollevare il mondo e salvare posti di lavoro. I manager di Nestlé hanno lasciato un’apertura del dialogo. E si lavorerà su quello.  Sul tavolo il dossier delle Rsu della Perugina con le proposte per rilanciare il sito produttivo.

Il pressing si fa alto. Dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini al segretario del Pd Matteo Renzi. Dal sindaco di Perugia Andrea Romizi al capogruppo comunale di Forza Italia Massimo Perari.
Le istituzioni e la politica marcano a uomo la multinazionale per salvare i 364 posti di lavoro a San Sisto ed esorcizzare una volta per tutte il fantasma della fabbrica da meno di 600 persone: “Stiamogli col fiato sul collo”, ha detto Renzi nella sua tappa umbra del Treno Pd. Per Romizi e Marini, detentori di una sedia al tavolo al Ministero, “servono nuove politiche industriali che traducano gli esuberi in nuovi posti di lavoro”.  Per il capogruppo Perari “solo ripartendo dal piano industriale, per il quale Nestlé ha previsto sul piatto 60 milioni di euro, si potrà capire meglio se c’è una reale prospettiva futura per la fabbrica. Una formula che potrà garantire la possibilità a Perugia di ripartire come hub del cioccolato”. Il tavolo a Confindustria c’è: è tempo di arrivare al nocciolo della questione.

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