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Economia

L'azienda perugina che batte la crisi: in pochi mesi un resort spa, un ristorante gourmet con orto biologico e una nuova piscina che apre alle porte di Perugia

La rivoluzione agricola bio e del settore benessere dell'azienda agricola Torre Penna in pochi mesi è riuscita ad aprire un'area in via tuderte destinata sia al turismo che ai perugini

Una nuova piscina all'aperto per Perugia ad un passo dalla città, con tanto di spiaggia con ombrelloni, uno chalet dove fare rifornimento veloce, un'area relax con panchine e tavoli dove mangiare, fare aperitivo e cappuccinelle-1-2ascoltare la musica e infine un ristorante a chilometri zero con uno spazio per la vendita diretta di ortaggi prodotti dell'orto biologico che si trova a poche decine di metri dalla nuova piscina. Un centro del gusto, del relax e del divertimento che con la nuova piscine (aperta a tutti) entrerà a pieno regime il 30 luglio - dalle 10 alle 20 - in via tuderte nell'area di Flora "eat&shop" fortemente voluta dalla famiglia Giovannini che dal 2016 sta investendo su benessere, agricoltura, tradizione e turismo ed oggi può contare su Torre Penna, Le Cappuccinelle Spa e Suite  (accoglienza, ristorante e spa) e Flora (responsabili Massimiliano Tofanelli, Tatiana Settembrini). Un ulteriore investimento dell'area della piscina che arriva in un momento difficile segnato dai postumi della pandemia e della grave crisi energetica ma nonostante questo si è deciso di continuare ad investire assumere ragazzi e ragazze del territorio (contratti a tempo ma anche in alcuni a tempo indeterminato) offrendo servizi sia ai perugini (piscina, spa, ristorazione) che ai turisti che vogliono passare una settimana o un fine settimana al centro Le Cappucinelle - direttore Simone Boccali - (servizi: dall'idromassaggio al bagno di vapore, sauna finlandese, docce emozionali e stanza relax con parete di sale, fino ai trattamenti viso e corpo).

ristorante-sette-due-3 La nuova piscina, come detto, può contare su due ristoranti aperti a pranzo e cena a poche decine di metri: c'è quello più tradizionale, con prezzi più da famiglia, con tanto di rivendita di prodotti dell'orto biologico di Flora eat&shop poi c'è anche il ristorante Gourmet "Sette Due" - da poco entrato a pieno regime - che è diretto dallo chef perugino Francesco Latarulo che ha deciso di ritornare in Italia per questo progetto dopo anni passati nei grandi ristoranti internazionali. Con lui sono tornati in Umbria altri giovani professionisti Francesco Madera, Alessandro Tofanelli e Sara Barbagianni (pasticceria e panificazione con grani antichi), responsabile di sala Danila Pappa. Anche il SetteDue si affida al grande orto biologico dell'azienda - sette ettari coltivati - e punta sulla filiera a zero chilometri acquistando dalle piccole aziende della zona. "Raccontiamo l’Umbria attraverso la nostra cucina: ci lasciamo ispirare dalle nostre radici e cerchiamo di portarle in tavola rispettando la stagionalità che la natura impone" ha raccontato lo chef Lattarulo " Per questo motivo variamo spesso gli ingredienti alla base dei piatti, mantenendo costante la qualità delle materie prime, provenienti esclusivamente dalle nostre coltivazioni o da produttori del territorio selezionati con cura e attenzione Rispettiamo la tradizione ma amiamo sperimentare, diamo importanza al gusto conciliandolo sempre con il bello, valorizziamo l’enogastronomia locale lasciando però spazio ai sapori internazionali". Lo Chef ha spiegato che SetteDue rientra anche in un processo inverso: il ritorno dei cervelli della cucina a casa, grazie al grande investimento di Torre Penna. Questa è una grande storia perugina, di un'azienda che sfida la crisi creando occupazione e rispettando il territorio.  

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