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Il genio di Perugia nello spazio: super progetto dell'Università per scoprire i segreti dell'Universo

Il progetto, frutto della collaborazione tra l’Università di Perugia, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Accademia Cinese delle Scienze e l’Università di Ginevra, avrà attuazione con la messa in orbita mercoledì 16 dicembre 2015, alle 23,30 (ora italiana) del satellite DAMPE

Perugia nello spazio. E non è una metafora. Il genio dei nostri ricercatori porta un pezzetto di città alla ricerca dei misteri dell'universo. Per dirlo in altre parole: Presentato a Palazzo Murena, sede del Rettorato, il progetto internazionale che prevede la messa in orbita dell'esperimento DAMPE (DArk Matter Particle Explorer).

Il progetto, frutto della collaborazione tra l’Università di Perugia, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Accademia Cinese delle Scienze e l’Università di Ginevra, avrà pratica attuazione con la messa in orbita mercoledì 16 dicembre 2015, alle 23,30 (ora italiana) del satellite DAMPE, a cui hanno dato un contributo essenziale i ricercatori del Dipartimento di Fisica e Geologia e della sezione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Perugia. Il lancio sarà effettuato dal “Jiuquan Satellite Launch Center” nel deserto del Gobi in Cina mediante il vettore “Lunga Marcia 2D”.

Il Magnifico Rettore Franco Moriconi, presentando l’iniziativa, ha sottolineato che “momenti come questo dovrebbero essere sempre più numerosi perché rappresentano l’occasione per far conoscere ciò che esce dai nostri laboratori di Perugia e da quelli del Polo universitario di Terni. Ringrazio per questo la professoressa Caterina Petrillo, direttore del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Ateneo, che insieme ai suoi collaboratori ci consente di portare in alto il buon nome dell’Università di Perugia. Si tratta di un’eccellente attività di ricerca che implica la collaborazione diretta con aziende umbre ad alta tecnologia. Anche per facilitare queste sinergie – ha concluso il Rettore- ho sottoscritto di recente un accordo in Confindustria con il Polo Aerospaziale Umbro”.

Nel merito del progetto è entrata la professoressa Petrillo ricordando che il Dipartimento di Fisica perugino è impegnato da molti anni nella ricerche in Astrofisica e in particolare sull’Antimateria in collaborazione con scienziati e centri di ricerca Usa. L’esperimento attuale collegato al progetto Dampe, di cui sono referenti nazionali la professoressa Bruna Bertucci e il dottor Giovanni Ambrosidell’Università di Perugia, viene svolto in collaborazione con l’Accademia Cinese delle Scienze e con i centri di ricerca degli atenei di Bari e di Lecce.

“Il progetto di collaborazione è nato – ha detto la Petrillo – come trasferimento tecnologico verso i centri di ricerca della Cina di tecnologie di cui l’Università di Perugia e l’Italia sono considerati punti di riferimento a livello internazionale. Questa nostra attività, in modo particolare quella dei laboratori del Polo di Terni, oltre a essere attività di ricerca di base è anche applicata direttamente con alcune aziende umbre specializzate nel settore. Anche per questo motivo l’attività del Polo di ricerca ternano è una realtà indicata per le sue qualità di eccellenza dal Miur, sia a livello nazionale che internazionale. Da sottolineare, infine, che tra i nostri ricercatori impegnati in questo progetto molti sono giovani e giovanissimi, tra i quali: laureandi, neo-laureati e dottorandi”.
Sono poi intervenuti  la professoressa  Bruna Bertucci (responsabile scientifico per il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Ateneo), il professor Maurizio Busso (direttore della sezione locale dell'INFN all'interno del Dipartimento) e il dottor Giovanni Ambrosi (responsabile scientifico del progetto per l'INFN).

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