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Caro Benzina, la procura di Perugia apre inchiesta. Codacons: "Cittadini parte offesa: ora battaglia per chiedere risarcimenti"

Grazie all’esposto presentato lunedì scorso dal Codacons, la Procura della Repubblica di Perugia ha aperto una indagine sui prezzi al dettaglio. L’associazione dei consumatori infatti, unica in Italia ad aver presentato denunce penali alla magistratura ed esposti all’Antitrust, aveva chiesto alla Procura di avviare indagini sul territorio volte ad accertare le cause dell’aumento vertiginoso dei listini al dettaglio.

In particolare il Codacons ha segnalato alla Procura il rischio che gli attuali rincari dei prezzi, specie quelli di benzina e gasolio, possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese, chiedendo alla magistratura di aprire indagini con l’ausilio di Guardia di Finanza e Nas e accertare – sequestrando bolle di acquisto e documenti fiscali presso società petrolifere, presso grossisti, società di intermediazione e distributori - eventuali speculazioni e illeciti sul territorio regionale, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci.

“Ora i cittadini residenti a Perugia potranno costituirsi parte offesa nella indagine della Procura e chiedere un risarcimento danni nel caso in cui la magistratura dovesse accertare illeciti – spiega il presidente Carlo Rienzi – In tal senso nei prossimi giorni sarà disponibile sul sito del Codacons una apposita pagina dove scaricare i moduli utili. Invitiamo intanto i consumatori a segnalarci qualsiasi anomalia sui prezzi inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it”. 
 

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