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FUORI DAL CORO "Pochi turisti a Perugia solo per colpa del sisma? No... ci abbiamo messo anche del nostro"

"I turisti hanno tradito: colpa del terremoto". Questa la vulgata che rimbalza da servizi e interviste agli esercenti perugini, anche dai filmati di PerugiaToday. Ma pochi i mea culpa, sebbene le motivazioni non manchino... ECCO QUALI

“I turisti hanno tradito: colpa del terremoto”. Questa la vulgata che rimbalza da servizi e interviste agli esercenti perugini, anche dai filmati di PerugiaToday. Ma pochi i mea culpa, sebbene le motivazioni non manchino. Tutto vero: una comunicazione errata (e tendenziosa) ha allontanato turisti da Perugia (e da Assisi, tanto per ricordare la giusta polemica dell’assessore Guarducci). Causa la colpevole approssimazione giornalistica, per cui chiunque scrive o manda in onda qualunque cosa, senza valutarne gli effetti conseguenti sulla vita delle persone, in termini di ricadute di ogni genere, a partire dai danni economici.

C’è chi se l’è presa pure col maltempo. Ma perché mai? Forse ci si aspettavano 20 gradi in inverno? E poi la crisi. C’è, è innegabile. Ma c’è tutto l’anno, sempre, comunque e dovunque. Non solo a Natale. Alcune scelte, evidentemente, potevano essere diversamente indirizzate. Ad esempio, è vox populi che alla Rocca gli espositori abbiano lavorato ben poco. Occorre cambiare format.

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Anche le bancarelle al centro – si dice – hanno fatto pochi affari. E gli ambulanti hanno ben pagato il canone di occupazione. Studiamo come rimediare. Una turista solitaria presidiava il corso davanti alla pasticceria Sandri (foto), malgrado la pioggia. Ma una cosa è certa: per pochi che fossero, i turisti non hanno trovato il massimo dell’accoglienza. Per una serie di congiunture sfavorevoli, per qualche rimediabile negligenza.

Chi ha girato in centro ne ha visti: certamente di meno degli anni scorsi. Ma non così pochi. Ad esempio, la cattedrale è stata ampiamente visitata da numerosi gruppi, che si sono soffermati sulle sue emergenze artistiche. Particolarmente ammirati la Cappella del Santo Anello, col suo presepe originale, la cinquecentesca Deposizione del Barocci. E tanto altro. La mostra sui Crocifissi in Sala Podiani? Meno presenze di quanto ci si aspettasse, malgrado la qualità elevata. Ci si chiede cosa ha difettato.

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Certo, il 2 gennaio la delusione di molti è stata anche nell’aver trovato chiuso il Museo del Capitolo, causa giornata di lunedì. Ma un neo non da poco è stato pure il tentativo, fallito, di vedere l’affresco di Raffaello nella Cappella di San Severo. Portone serrato. Aperto invece il Pozzo Etrusco, che ha fatto il suo lavoro. Anche la ristorazione non era a pieno volume di giri: tanto che non pochi “giri” hanno dovuto fare alcuni turisti per trovare un posto dove mangiare.

Insomma: le cose sono andate piuttosto male. O, almeno, non così bene. Ma ci si chiede, ragionevolmente, se tutti abbiano correttamente operato per farle andare meglio. Sarà il caso di meditare la lezione per il prossimo anno.

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