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Da medicina a malattia cronica: la Perugia-Ancona non cresce e mette in ginocchio altre imprese umbre

Una superstrada che sia in Umbria che nelle Marche vive crisi continue, fallimenti, stop cantieri. L'urlo di rabbia di Confidustria: "altra crisi e altro dramma per le aziende fornitrice e subappaltatrici". E' fallimento politico e di gestione

Doveva portare ricchezza alle imprese del territorio, scambi commerciali rapidi lungo l'asse Perugia-Ancona, avvicinare il mare ad un territorio che non è in odor di salsedine, migliorare i trasporti delle comunità dell'Appennino. Tutto promesse non mantenute nonostante un ritardo almeno di 15 anni sulla tabella di marcia originaria. Le grandi opera portano bene solo sulla carta in Italia. Un esempio su tutti è la Perugia-Ancona questa super-strada appaltata dalla pubblica Quadrilatero per ben tre volte e tutte le volte c'è stato un fallimento o una crisi di un grande gruppo che poi a catena ha travolto tutte le imprese del territorio che hanno venduto materiale o collaborato alla struttura. 

La Perugia-Ancona ad oggi è un profondo buco nero per l'economia locale. Lo conferma anche l'ultima crisi resa pubblica sia dai sindacati che da Confindustria. L'ex colosso Astaldi - la società che ha vinto l'appalto - ha fatto richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo e questo, come confermato da Ance, mette in ginocchio le piccole imprese umbre che hanno lavorato e fornito nel cantiere della Perugia-Ancona dal momento che vantano crediti che, complessivamente, superiori ai 30 milioni di euro. 

Confidustria non usa mezzi termini per questa ennesima crisi: "Ebbene, il cantiere della PERUGIA-ANCONA risulta, al momento, di fatto sospeso in quanto l’attuale Contraente Generale ASTALDI Spa ha richiesto l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, che comporterà nuovi inevitabili ritardi in merito al completamento dell’opera ma, soprattutto, rischia di produrre eventi catastrofici per l’economia umbra e per le piccole e piccolissime imprese locali che stanno operando nel cantiere in qualità di affidatarie, fornitrici e subappaltatrici. Era stata promessa ricchezza al territorio attraversato dal Progetto Quadrilatero, non rovine e distruzione!". 

Al momento più che una lingua strategica la Perugia-Ancona è una piccola superstrada quasi tutta umbra per tre motivi: nel versante marchigiano i lavori non sono completati e si parla di fine lavori nel 2019, forse. Secondo punto: è tutto fermo sia per la seconda galleria tra Valfabbrica e Casacastalda  che per il tratto Fossato-Valico-Fabriano. Gli industriali umbri vogliono risposte certe da Regione, Anas e Quadrilatero: "il completamento dell’opera  non deve “passare sulla pelle” delle piccole imprese che hanno lavorato e fornito nel cantiere della Perugia-Ancona".  A fine 2018, al di là delle inaugurazioni in pompa magna, va detto che la Perugia-Ancona è un fallimento politico e gestionale. Lo dicono i fallimenti, lo dicono i ritardi, lo dicono le aziende con l'acqua alla gola. Ne riparleremo nel 2022? Sembra proprio di sì.

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