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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

L'aeroporto di Perugia non vola più: la mannaia di Ryanair taglia 45mila passeggeri

Il direttore di Sase Farabbi in Regione: "I tagli delle tratte da parte di Ryanair equivarranno ad un -25 per cento del volato, cioè 45mila passeggeri"

Correre ai ripari per salvare il salvabile, dopo che la mannaia di Rayanar ha tagliato via “45mila passeggeri” con l’eliminazione di quattro rotte. E cioè, detto in altre parole: si lotta per tenere in vita l’aeroporto di Perugia.
“Nelle politiche da mettere in atto per lo sviluppo economico dell'Umbria, l'aeroporto 'San Francesco d'Assisi' assume importanza prioritaria. Il riconoscimento di scalo di interesse nazionale e la concessione ventennale permettono di aprire all'ingresso di partner privati. La scelta del disinteresse da parte di Ryanair è frutto di dinamiche nazionali e di conseguenti scelte della Compagnia, e non riguarda la gestione dell'aeroporto”. Parole dell'assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, in audizione in Seconda Commissione, presieduta da Eros Brega a cui hanno preso parte il direttore di Sviluppumbria, Mauro Agostini e il direttore di Sase (Società per il potenziamento e la gestione dell'aeroporto regionale umbro S.Egidio SpA), Piervittorio Farabbi. Tema della riunione, la 'Situazione dell'Aeroporto Internazionale dell'Umbria 'San Francesco d'Assisi'. 

Il direttore di Sviluppumbria (Socio Sase per conto della Regione), Agostini, ha ricordato che “nel triennio 2013-2015 sono state messe in campo numerose iniziative e colti importanti obiettivi. Nel 2013 la situazione economica vedeva un segno negativo di 1milione e mezzo di euro, nel 2014 di 1milione centomila euro, nel 2015 di 850mila euro. In sostanza, in tre anni c'è stato un dimezzamento delle perdite dovuto soprattutto alla limitazione dei costi, senza incidere sui servizi. L'attuale rapporto tra dipendenti (36) e passeggeri (275mila nel 2015) rappresenta un'alta competitività. Nella concessione ventennale ottenuta nel 2014 si parla del raggiungimento di un sostanziale equilibrio finanziario nel 2017. I risultati del 2015 hanno visto un incremento passeggeri rispetto all'anno precedente del 30 per cento. Lo scorso 24 febbraio, in una riunione alla presidenza della Regione, insieme alla Giunta e agli altri soggetti che sostengono il capitale dell'aeroporto, è stato presentato un piano di comunicazione turistica che dovrebbe consentire di arrivare entro quest'anno all'equilibrio economico. Importante è giungere, nel prossimo autunno, all'apertura del bando per sollecitare manifestazioni di interesse da parte di soggetti privati. Quest'anno non sarà raggiungibile il numero di passeggeri del 2015 a causa di strategie  ricollegabili ad Alitalia e Ryanair. Il rapporto con la Compagnia di bandiera è asimmetrico. Per Alitalia le tratte minori a livello nazionale hanno poco interesse”. 

Farabbi, dal canto suo, ha spiegato che, “con i lavori effettuati nel 2011, l'aeroporto 'San Francesco d'Assisi' è in grado di gestire in maniera completa tutto il traffico che si riuscirà a sviluppare. Vale a dire che l'investimento fatto sarà valido per tutti i venti anni della concessione. Sase non ha bisogno di adeguamenti strutturali, ha la potenzialità per sostenere il traffico per tutto il bacino del Mediterraneo. Per quanto concerne i rapporti con partner commerciali, quindi con i vettori, non abbiamo possibilità di incidere sulle scelte. Il problema con Ryanair non nasce dal nostro aeroporto, ma deriva da altri scali (Sardegna, Sicilia, Puglia). A dicembre c'è stato l'annuncio da parte del Governo dell’introduzione di ulteriore aumento di 2,5 euro della cosiddetta tassa comunale (arrivata a 9 euro) per ogni biglietto emesso in partenza da scali italiani. I tagli delle tratte da parte di Ryanair equivarranno ad un -25 per cento del volato (45mila passeggeri). Tuttavia la stessa Compagnia sta rafforzando la rotta per Londra da cui avremo maggiori presenze. Il nostro obiettivo è quello di recuperare collegamenti e passeggeri, per questo abbiamo già attivato colloqui e trattative con altri vettori, sia per rotte interne che europee”. Funzionerà?

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