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La presidente Marini in visita alla Oma Tonti: "Un'azienda che ci rende orgogliosi"

Attualmente la Oma occupa 620 dipendenti diretti mentre per l’indotto operano altre 600 unità; ha un fatturato di oltre 70 milioni di euro

Nata nel 1950, la storia della Oma Tonti di Foligno testimonia della straordinaria qualità dell’industria meccanica ed aeronautica italiana che ha saputo conquistare apprezzamento nel mondo. Qui, nei diversi capannoni a ridosso della pista dell’aeroporto di Foligno, dove lavorano oggi più di 600 persone, vengono prodotti elementi di altissima precisione per aerei civili e militari.

Dai portelloni per gli aerei cargo come gli A320 o gli A380 (le grandi “navi volanti”), agli “inversori di spinta”, il sistema frenante degli aerei, ai carrelli per l’atterraggio. Veri e propri gioielli di tecnologia meccanica ed elettronica. In questa industria c’è un pezzo di storia di programmi industriali che portano il nome di aerei conosciuti in tutto il mondo: dai caccia F104, agli F35 e ai Tornando, per ciò che riguarda l’aeronautica militare. Per quella civile invece la Oma TontI ha partecipato e partecipa a programmi come la costruzione di importantissimi componenti degli ATR e degli A320. Ma non è tutto: questa azienda opera anche nel settore della revisione e manutenzione di aerei leggeri militari e civili.

“Questa è la principale azienda del cluster dell’industria aerospaziale dell’Umbria e mi ha fatto molto piacere visitarla e conoscere da vicino l’altissima qualità delle sue produzioni ed apprezzare la grande competenza dei proprietari, del management e delle maestranze”. Questo il commento della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che assieme al sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha visitato l’industria OMA TONTI, accompagnata da Giovanni, Amedeo e Umberto Nazzareno Tonti, rispettivamente presidente e vice presidenti del Consiglio di amministrazione, figli dell’ingegnere Domenico Tonti, fondatore della OMA, scomparso alcuni anni fa. Ad illustrare alla presidente le produzioni e le loro caratteristiche tecnologiche è stato il direttore generale dell’azienda, Vincenzo Rossi.

Attualmente la Oma occupa 620 dipendenti diretti mentre per l’indotto operano altre 600 unità; ha un fatturato di oltre 70 milioni di euro. Il mercato di riferimento è soprattutto all’estero dove viene esportato il 68 per cento della produzione. Assolutamente di prestigio i clienti in Italia ed all’estero: dall’Alenia Aermacchi (Gruppo Finmeccanica), dall’Augusta Westland alla Boeing, dall’Pemco alla Nordam ed alla Airbus elicopter.

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